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da: ufficio stampa Teatro Nucleo

Domenica 7 giugno a Pontelagoscuro si svolgerà l’ultima giornata di Totem Arti Festival, promosso dalla cooperativa Teatro Nucleo all’interno della Primavera del Teatro.
La giornata inizierà alle ore 17 con una lezione di acrobatica aerea su tessuto condotta da Irene Guerrini. La lezione, rivolta anche ai bambini dai 10 anni in su, prevede, dopo una fase di riscaldamento e potenziamento a terra, l’approccio con il tessuto e l’insegnamento delle figure sull’attrezzo.
Irene Guerrini dal 2008 si dedica alla disciplina circense del tessuto aereo e dal 2013
insegna la tecnica di acrobatica a Firenze. Ha partecipato, come acrobata, a numerosi eventi pubblici in Toscana.
A seguire, alle ore 18:30, sarà il momento dello sfizioso Twin Show delle Officine Duende, uno spettacolo teatrale a ingresso gratuito all’interno del Parco Tito Salomoni, adatto ad adulti e a bambini dai 5-6 anni in su. Come nei baracconi delle fiere d’altri tempi, un’inusuale imbonitrice porta nelle piazze la più meravigliosa delle sue creature: le sorelle siamesi. Nel gioco del doppio le sorelle siamesi rappresentano l’amore simbiotico, unico e indissolubile, ma non privo di contraddizioni: l’eterno dilemma è se sia un unico corpo con due cuori oppure due corpi uniti in una sola anima.
Officine Duende, nate nel 2004 dall’incontro di alcuni attori, danzatori e musicisti provenienti da varie zone d’Italia, sperimentano costantemente generi differenti, creando una miscela di linguaggi e immagini rappresentativa della propria visione del mondo. La compagnia è attiva su tutto il territorio nazionale con sedi in Emilia-Romagna, Lombardia e Tri-Veneto.
Il gruppo emiliano, con sede a Castel Guelfo di Bologna, si caratterizza per l’approfondimento e l’analisi del movimento applicato alle diverse tecniche di teatro d’animazione. Con le produzioni di burattini e pupazzi, la compagnia si è esibita in varie piazze e ha partecipato a numerosi Festival Internazionali.
Totem Arti Festival si chiuderà alle ore 21:00 presso il Teatro Julio Cortazar con l’ultima produzione di Teatro Nucleo e Sfumature in Atto: Memorie dal Reparto n°6, liberamente tratto dal racconto di Anton Čhecov, che vede in scena Daniele Giuliani, con la regia di Cora Herrendorf. Lo spettacolo ruota attorno alla poetica di un folle ed emarginato che, nel tentativo di trasformare in poesia il proprio buio, è risucchiato dal cinismo di una istituzione manicomiale che reclude ed esclude chi, per fiducia o costrizione, vi affida la propria vita.
Cora Herrendorf, insieme a Horacio Czertok, alla fine degli anni ’70 ha fondato il Teatro
Nucleo, stabilitosi a Ferrara dopo che i due attori e registi avevano abbandonato l’Argentina nel pieno del regime totalitario. Cora Herrendorf, parallelamente al lavoro di attrice e regista, si occupa dell’applicazione delle tecniche di ricerca teatrale alle terapie di recupero dei disabili psicofisici e ha lavorato presso svariate istituzioni psichiatriche in Argentina, Germania, Norvegia, Svezia, Italia. Questa lunga ricerca applicata l’ha portata a fondare, nel 1995 a Ferrara, il CETT, Centro per il Teatro nelle Terapie, che si occupa prevalentemente della formazione di operatori sociosanitari, attraverso la Scuola per Operatori Teatrali nel Sociale “L’Attore Sciamano”, che dirige presso il Teatro Julio Cortazar.
Daniele Giuliani è attore ed educatore. È fondatore e direttore artistico-pedagogico dell’associazione culturale Sfumature In Atto, che si occupa di progetti formativi attraverso l’utilizzo di tecniche teatrali. È diplomato presso il CETT, diretto da Cora Herrendorf.

Per prenotare la lezione di acrobatica aerea su tessuto di Irene Guerrini, è possibile scrivere a totemartifestival@gmail.com
Sono ancora disponibili posti per bambini e ragazzi dai 10 ai 16 anni. La lezione è gratuita.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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