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da: organizzatori

La festa del Maggio Pontesano che l’Associazione Cristalli nella Nebbia ha proposto ha avuto la piena accoglienza del Comitato Vivere Insieme di Pontelagoscuro.

Per il secondo anno verrà svolto a Pontelagoscuro il MAGGIO PONTESANO, un programma di iniziative culturali, musicali – folkloristiche, ricreative e gastronomiche organizzato dal Comitato Vivere Insieme, che raccoglie le numerose associazioni del paese tra le quali l’Associazione Cristalli nella Nebbia che promuove il taglio, l’addobbo da parte dei bambini delle elementari e l’innalzamento in mezzo alla nuova piazza di Ponte dell’albero chiamato “maggio”.
L’evento si terrà tra le giornate del 28 (taglio) e 29 aprile prossimi (addobbo e innalzamento).

Alcune notizie sulla Festa del Maggio
La Festa del Maggio, che si svolge ancora in molte località marchigiane, ha origini secolari dai diversi significati. Quando nasceva un primogenito era tradizione marchigiana quella di piantare un albero: la tradizione dell’albero della vita.
Ancora oggi, ciò avviene in alcune zone di Fabriano, di Genga, di Sassoferrato e di Arcevia, fino a raggiungere la zona di Pergola in provincia di Pesaro Urbino.
Gli amici degli sposi si ritrovano un pomeriggio alla ricerca di un albero, il pioppo, il più alto possibile. Una volta individuato, l’albero viene abbattuto, viene tolta la corteccia (scorza) tranne che nella punta. Sulla sua cima viene collocata una bandiera tricolore (orgoglio), una corona d’alloro (comando e gloria), uno schioppo (fedeltà e coraggio), una bottiglia di vino o di spumante (virilità del neonato). Viene quindi preparata una buca dove l’albero verrà ancorato e innalzato. I genitori offrono spuntini, dolci e vino a tutti i presenti. I più anziani, ma spesso anche i più giovani, si
improvvisano canterini al suono di una fisarmonica o di un organetto e cantano stornelli in onore del bambino.
Per la nascita di una bambina, invece, si innalza una piccola pianta a forma di conocchia (la conocchia o rocca è uno strumento che in coppia col fuso serve a filare).
Nel Sassoferratese, per la nascita delle bambine piantano la “salce buga” cioè un salice che cresce spontaneo vuoto dentro.

La festa che i genitori poi fanno con gli amici, dura fino a tarda notte tra balli e canti A Morro d’Alba (An) è tradizione la Festa del Cantarmaggio.
A Pontelagoscuro l’albero viene “piantato” qualche giorno prima del mese di maggio mentre la fine dei festeggiamenti si conclude con il rituale taglio in piazza dell’albero del maggio.

A Pontelagoscuro (dalle note di Leonardo Bellinazzi) viene storicamente descritta la conquista da parte delle truppe tedesche e croate del paese dove durante queste operazioni militari, veniva abbattuto il simbolo repubblicano dell’Albero della Libertà.
Ovviamente poi nelle campagne ferraresi, si è sempre innalzato l’albero del “Mai”, a festeggiare la primavera e l’augurio del buon raccolto.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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