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Da: Organizzatori

The Harvest – il film. Storie di nuovo caporalato agricolo in Italia

The Harvest è il docu-musical che racconta la vita della comunità sikh vittima di caporalato e costretta all’uso delle sostanze dopanti che vive nelle campagne dell’Agro Pontino.
I membri di questa comunità indiana, che abitano la provincia di Latina, lavorano soprattutto come braccianti agricoli e sono impiegati nella raccolta degli ortaggi. Sono gli uomini e le donne che raccolgono le verdure e le insalate vendute nei più grandi supermercati per finire sulle tavole di tutta Italia.
Prima la semina e poi il raccolto. Tutti i giorni fino a 12 ore al giorno. È questo il lavoro da schiavi dei sikh nelle campagne per solo 3 euro l’ora. Nella vita dei sikh gli episodi di sfruttamento all’ordine del giorno sono: caporalato, cottimo, basso salario, violenza fisica e verbale sono le prassi quotidiane nei rapporti di lavoro.
Ma non solo. Come denunciato da diverse associazioni del territorio, un altro fenomeno inquietante dilaga tra i lavoratori dei campi: il doping. Per poter sostenere i faticosissimi ritmi di raccolta nelle serre, sempre più braccianti hanno iniziato ad assumere le meta-anfetamine, gli oppiacei e gli antispastici. Tutte sostanze dannose per il corpo ma ritenute necessarie per sopportare il dolore fisico provato nel massacrante lavoro.

Il Film
Per la prima volta il film The Harvest racconterà la storia della comunità sikh dell’Agro Pontino attraverso un genere inedito: il docu-musical. Le interviste sul territorio ai lavoratori sikh e agli operatori del settore, saranno accompagnate da musiche e balli provenienti dalla tradizione bhangra grazie alla partecipazione del gruppo indiano ‘Bhangra Vibes’. È attraverso l’espediente artistico del musical che il regista Andrea Paco Mariani infatti vuole denunciare l’assurdità dell’uso del doping nei campi per sopravvivere alla fatica del lavoro.

La Comunità Sikh
La comunità sikh che proviene dalla regione indiana del Punjab è migrata in Italia per la prima volta intorno agli anni ottanta. Uno dei territori maggiormente popolato dalla comunità sikh è quello della provincia di Latina, dove vivono oltre 35mila indianti del Punjab. Ed è proprio in ragione della vocazione agricola delle terre dell’Agro Pontino che le famiglie si sono insediate perlopiù nel sud-pontino e nelle zone del parco nazionale del Circeo, dove hanno trovato da sempre lavoro come braccianti.

La Produzione
The Harvest, prodotto da Smk Videofactory, è un film indipendente che si finanzia grazie al diretto coinvolgimento di tutti coloro che vogliono che sia realizzato. Per questo verrà realizzato grazie a un crowdfunding e poi rilasciato in licenza Creative Commos.
Chi Siamo
Smk Videofactory è una casa di produzione indipendente nata nel 2009 a Bologna. In questi anni ha prodotto documentari su temi sociali e inchieste. Crede fermamente nei nuovi modelli di produzione dal basso e nel fatto che un modo diverso di fare audiovisivo sia possibile. Il primo progetto di crowdfunding risale al 2011 con il film ‘Tomorrow’s Land’. Alla prima opera sono seguiti: ‘Kosovo vs Kosovo’ (2012), ‘Green Lies’ (2014), ‘Vite al Centro’ (2014), ‘Quale Petrolio?’ (2016).
Nel 2013 fonda Distribuzioni dal Basso: il portale che sostiene la circolazione di opere audiovisive di registi emergenti e di case di produzione indipendenti in tutta Italia.

Contatti
Il Sito www.theharvest.it
Il Crowfunding www.theharvest.it/la-coproduzione-popolare-del-film
Facebook www.facebook.com/theharvestdocumentary
Twitter @SmkVideofactory
La Distribuzione www.distribuzionidalbasso.com
Mail press@smkvideofactory.com /info@smkvideofactory.com

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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