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18 Dicembre 2016

Teatro Francese

Tempo di lettura: 2 minuti


Da: Istituto di Istruzione Superiore di Argenta

Anche quest’anno prosegue il grandissimo successo nazionale della compagnia France Théâtre: è infatti in scena in tutta Italia il nuovo straordinario spettacolo musicale in lingua francese scritto e diretto da Frédéric Lachkar: ‘Calais-Bastille’.

Non poteva di certo mancare la tappa a Ferrara dove il 15 novembre al teatro ‘Nuovo’ alla quale hanno partecipato le classi dell’Istituto Tecnico Economico di Portomaggiore e dell’ISPIA Servizi Sociali di Argenta.
Un trama attuale e accattivante che ci trasporta indietro nel tempo nel lontano 1789,il periodo della Rivoluzione Francese, narrando una storia tragica d’immigrati: le loro condizioni di vita, lo stato d’animo e il sogno di poter diventare cittadino francese. La lotta per ottenere i più irrinunciabili diritti combattuta dai rivoluzionari francesi nella Parigi del 1789 viene, infatti, equiparata alle battaglie di molti immigrati che stazionano quotidianamente a Calais coltivando la speranza, talvolta vana, di una vita migliore.
I giovani bravissimi attori riescono a trattare questo serissimo argomento con leggerezza e ironia facendo si che i ragazzi percepiscano in pieno l’intensità dell’argomento e nello stesso momento si divertano e si sentano partecipi allo spettacolo.
Stupisce anche l’abilità vocale degli attori, che nonostante la giovane età riescono a riprodurre numerose canzoni in modo impeccabile, accompagnandole spesso con la danza.
Anche le scenografie durante lo spettacolo sono gestite direttamente dagli attori, bravissimi e velocissimi nel cambiare scena senza interrompere lo spettacolo. Suggestiva l’idea dello schermo al centro della scena, che presentava immagini significative di sbarchi reali in un alternarsi di luce multicolori.
Quindi possiamo dirlo: anche quest’anno France Théâtre non ci delude anzi continua a riscuotere un grande e meritato successo in tutta L’italia.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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