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Suoni d’estate

Tempo di lettura: < 1 minuto

di Maria Luigia Giusto

Il loro frinire fa pensare subito al caldo. Il loro canto rumoroso significa estate. Accompagnano i pomeriggi roventi dei solitari passanti o dei sonnolenti che si riparano dietro le tende. A volte preferiscono le ore buie, al riparo dagli sguardi: devono richiamare la loro metà, fare in fretta, godere del caldo. E mentre cantano, in attesa, guardano le stelle, gli aghi di pino immobili protesi verso la luna, gli sprazzi di luce dalle case accaldate: la visuale dall’alto è più bella.

“Cicale, sorelle, nel sole con voi mi nascondo nel folto dei pioppi e aspetto le stelle.”
Salvatore Quasimodo

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)