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Suoni d’estate

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di Maria Luigia Giusto

Il loro frinire fa pensare subito al caldo. Il loro canto rumoroso significa estate. Accompagnano i pomeriggi roventi dei solitari passanti o dei sonnolenti che si riparano dietro le tende. A volte preferiscono le ore buie, al riparo dagli sguardi: devono richiamare la loro metà, fare in fretta, godere del caldo. E mentre cantano, in attesa, guardano le stelle, gli aghi di pino immobili protesi verso la luna, gli sprazzi di luce dalle case accaldate: la visuale dall’alto è più bella.

“Cicale, sorelle, nel sole con voi mi nascondo nel folto dei pioppi e aspetto le stelle.”
Salvatore Quasimodo

Una quotidiana pillola di saggezza o una perla di ironia per iniziare bene la settimana…

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Redazione di Periscopio