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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Grazie a Regione e Aster, dall’8 al 16 maggio potranno partecipare a TVLPx May, il programma che unisce formazione di alto livello a grandi opportunità di networking con investitori, imprenditori e consulenti nell’area Usa con la maggior concentrazione di aziende hi-tech. E a giugno a Bologna R2B, altra grande opportunità per tutti gli startupper.

Bologna – Dal motore elettrico per bici e tricicli guidabili comunque senza patente, utili soprattutto a persone con disabilità, all’applicazione per scaricarne altre normalmente a pagamento. Dalla tecnologia nell’ambito dell’intelligenza artificiale nata per gestire big data e sistemi predittivi in ambito economico alla piattaforma web dove aspiranti chef usciti dalle scuole alberghiere possono condividere opportunità di lavoro. Dalla app che permette agli studenti di contattare 24 ore su 24 un tutor esperto in matematica a nuovi parastinchi in fibra di carbonio, praticamente indistruttibili. Dieci giovani, per altrettante startup emiliano-romagnole – 4 di Bologna, 2 di Modena e 2 di Forlì-Cesena, uno di Piacenza e uno di Reggio Emilia -,  si apprestano a partire, con destinazione Silicon Valley, California. E nella patria dei colossi del web potranno accrescere le proprie competenze e cercare nuovi finanziamenti, immergendosi nel clima dell’area Usa con la maggior concentrazione di aziende hi-tech.

Dall’8 al 16 maggio, a Menlo Park, nei pressi di Palo Alto, si tiene infatti la 2^ edizione di TVLPx May (Technology venture launch program). Aster e la Regione – proseguendo il programma AsterinUsa, un presidio in Silicon Valley per supportare le startup dell’Emilia-Romagna che vogliono internazionalizzare il proprio mercato – hanno messo a disposizione delle start up 10 posti per partecipare gratuitamente al programma dedicato a chi vuole sviluppare la propria idea d’impresa e acquisire un ‘Silicon Valley mindset’. Sul blog asterinusa.wordpress.com saranno pubblicati gli aggiornamenti sulle attività in Silicon Valley.

I 10 giovani sono stati selezionati attraverso un bando promosso da Aster al quale si sono candidati 46 progetti. Le idee di impresa sono state scelte per il loro grado di innovatività e fattibilità. Il bando era riservato ai residenti in Emilia-Romagna, ai lavoratori delle start up regionali costituite dopo il primo gennaio 2012 e agli studenti delle università.

Questi i 10 giovani che parteciperanno al Tvlp May in Silicon Valley:

  • Luca Spaggiari (Re), BIkee Bike – Ha presentato un progetto per la mobilità sostenibile: un motore elettrico che può essere applicato a bici o tricicli e non richiede patenti di guida. Un’invenzione che può facilitare la mobilità di persone disabili
  • Riccardo Russo (Bo), IHaveAnIdea.Rocks – Ha ideato una piattaforma sulla quale un imprenditore può condividere la sua idea d’impresa ottenendone un primo giudizio di fattibilità a attrattività;
  • Massimo Caroli (Bo) è il cofondatore di myAppFree, un’applicazione per windows phone che consente di ricevere offerte commerciali per scaricare anche gratuitamente applicazioni normalmente a pagamento
  • Yuri Grassi (Mo) è uno dei creatori di Evensi, un motore di ricerca che consente agli utenti di individuare gli eventi di proprio interesse programmati nel mondo, consentendo ad organizzatori e promotori di programmare campagne di marketing;
  • Roberto Toscani (Pc) ha fondato nel 2013 Binary System, una società specializzata nella realizzazione e distribuzione di progetti ferroviari;
  • Andrea Crispino (Bo) è il fondatore di Luna, una compagnia che sta sviluppando il software per la pianificazione delle risorse d’impresa e la gestione automatica di contratti, fatture e flussi di lavoro;
  • Giacomo Barigazzi (Mo) ha sviluppato con l’Università di Modena il progetto Deep Learning, una tecnologia innovativa nell’ambito dell’intelligenza artificiale basata sulle reti neurali, particolarmente adatta alla gestione dei big data e alla gestione di sistemi predittivi in ambito economico;
  • Lorenzo Salmi (Bo) ha creato Badeggs, una piattaforma web che mette in contatto chef, appassionati di cucina e studenti delle scuole alberghiere per creare una community e condividere opportunità di lavoro;
  • Marco Rosetti (Fc) ha creato Teach@t, un’applicazione che consente agli studenti di contattare via chat, 24 ore su 24, un tutor esperto in matematica per risolvere dubbi e difficoltà;
  • Dario Giunchi, (Fc) fondatore della Armored, è un medico specializzato in medicina sportiva che dal 2007 produce parastinchi in fibra di carbonio, un materiale che offre maggiore resistenza e durata.

TVLPx May
Il programma TVLP si compone di tre parti, lezioni teoriche, group projects nonché visite a startup, incubatori e tech companies della Silicon Valley, e si svolge con docenti americani che insegnano nelle più prestigiose università della Silicon Valley (Stanford, Berkeley e Santa Clara), e unisce una formazione di alto livello in imprenditorialità a incredibili opportunità di networking con investitori, imprenditori e consulenti della Silicon Valley insieme a startup e grandi aziende.

TVLP Spring 2016
Altre 3 startup – costituite in Emilia-Romagna – parteciperanno, invece, a Spring 2016, sempre in Silicon Valley, dal 19 giugno al 6 luglio. TVLP Spring 2016  è un programma più strutturato, della durata di 3 settimane al quale, insieme ad imprenditori provenienti da altre parti del mondo, parteciperanno le startup emiliano-romagnole.

A giugno a Bologna con R2B
Il percorso di trasferimento del “Silicon Valley mindset” in Emilia-Romagna  proseguirà poi a R2B – Research to Business 2016, alla Fiera di Bologna. Il 10 giugno sarà sotto le Due Torri David Carlick (president alla WiSA Association di San Francisco) e venture capitalist di trentennale esperienza che offrirà al pubblico di #R2B2016 la sua visione sul mondo delle startup e degli investitori attraverso un key note speech durante la mattinata. Una opportunità per tutte le startup, le imprese e gli addetti ai lavori che vorranno  confrontarsi con l’approccio statunitense. La giornata proseguirà con altre testimonianze dalla Silicon Valley: Teri Goldy, investitrice e startupper seriale e altre tre startup internazionali che hanno sviluppato il proprio business a San Francisco.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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