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Da: Comune di Bondeno.

L’emergenza CODIV-19 e la conseguente chiusura delle scuole disposta il 23 febbraio 2020 hanno rivoluzionato non solo l’approccio allo studio,ma anche tutte le attività di supporto alla crescita dei ragazzi. Il Comune e l’associazione La Locomotiva, quindi, già in convenzione, non hanno perso tempo e hanno rivisitato, oltre ai progetti di sostegno allo studio e assistenza alla digitalizzazione tramite consulenze e tutoring on-line, anche il progetto “in Moto”, da anni finanziato dall’ente. Esso metteva infatti a disposizione, figure competenti ed esperte a supporto dell’attività motoria nelle scuole dell’ infanzia e primarie. Dall’unione delle forze dell’amministrazione comunale e dell’associazione suddetta nasce, dunque, il nuovo progetto “In moto – mi muovo a casa”, in risposta alla all’emergenza Coronavirus che porta i bambini ad essere più sedentari.
“Riteniamo fondamentale in questo momento in cui si deve restare a casa, mettere in campo tutte quelle azioni che possano andare in aiuto anche ai più giovani che si trovano a far fronte a una nuova quotidianità. Vogliamo che la permanenza nella propria abitazione non sia un ostacolo al mantenere vive le buone abitudini e stimoli positivi” – commenta il Sindaco facente funzioni Simone Saletti.
“L’idea è quella di proporre un nuovo servizio -aggiunge l’Assessore alla Scuola Francesca Aria Poltronieri- “che vuole garantire la continuità scolastico/educativa e ha come finalità quella di completare il servizio di educazione motoria nelle scuole dell’infanzia e primarie di Bondeno.
L’obiettivo del progetto è quello di supportare, con l’ausilio di due esperti (uno di riferimento per l’infanzia e uno di riferimento per la primaria) l’attività motoria a casa. Tramite la realizzazione di video auto prodotti dagli esperti presso il loro domicilio si propone una stimolazione degli schemi motori di base (correre, saltare, rotolare, ecc…). “L’attività proposta ai bambini è studiata ponendo l’attenzione non solo al rispetto dell’età evolutiva del bambino stesso ma anche alle condizioni in cui si trova attualmente, ovvero uno spazio inadeguato (salotto, corridoio, cameretta, ecc…) e un ridotto numero di strumenti a disposizione.” -aggiunge l’Assessore Poltronieri- “Tutte le attività proposte sono attuate nel rispetto dello sviluppo psico-fisico dell’individuo, con lo scopo di attivare meccanismi positivi di crescita individuale e interpersonale.” Fiore all’occhiello del progetto è l’idea di utilizzare il canale di comunicazione del web come strategia di coinvolgimento più efficace per trasmettere agli studenti l’affiancamento necessario.
Per quanto riguarda la scuola dell’Infanzia le video lezioni avranno cadenza settimanale e saranno strutturate come delle sfide giocose tra i bambini e l’istruttore.
Per la scuola primaria i video saranno in numero superiore, inizieranno con un breve riscaldamento e procederanno con giochi e percorsi propedeutici.
Il progetto non tralascia l’aspetto emotivo delle tensioni psico-fisiche che caratterizzano questo preciso periodo storico, pertanto le video lezioni saranno integrate da esercizi di respirazione e rilassamento.
“IN MOTO… l’attività motoria a casa tua” è il titolo di questo nuovo progetto di videolezioni che punta al coinvolgimento anche del nucleo familiare, il sabato infatti sarà la giornata dedicata al movimento di tutta la famiglia mediante un gioco motorio proposto per tutti i componenti.
Il progetto è rivolto agli alunni della scuola materna e primaria degli istituti scolastici del territorio e indirettamente a tutti i membri delle loro famiglie.
La visualizzazione dei video sarà possibile attraverso il canale Youtube di Spazio29. Il programma settimanale sarà pubblicato sulla bacheca della scuola tramite il registro elettronico tutti i lunedì con un PDF che conterrà i link di accesso alle video lezioni suddivisi per età e tipologie di allenamento.
Il servizio è da considerarsi sperimentale e quindi modificabile in base alle esigenze, anche future, della situazione di emergenza e sempre previo accordo con l’Ente Comunale e la Scuola. “In qualità di Assessore alla Scuola” – conclude Poltronieri – “ci tengo a ringraziare sia gli operatori di spazio 29, che da anni seguono e supportano l’attività motoria dei nostri ragazzi, sia la Preside Annunziata Carrera che ci dà la possibilità di entrare nelle case dei ragazzi per non perdere le buone abitudini”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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