Da: Rifondazione comunista Ferrara
Il centro sociale la resistenza di Ferrara
Difendiamo lo spazio sociale del Centro La Resistenza, quale importante punto di aggregazione, di solidarietà, di socializzazione, d’inclusione sociale, politica e culturale, contro atteggiamenti di rivendicazione o prevaricazione; ci riferiamo alle affermazioni del Vicesindaco di non voler più destinare contributi allo stesso, con argomentazioni del tutto pretestuose.
Consideriamo grave che un’amministrazione locale invece di occuparsi di problematiche reali della cittadinanza, quali difficoltà economiche, di disoccupazione, di tagli alla Sanità e alla Scuola, voglia distrarre la comunità stessa tramite una becera propaganda a danno periodicamente di: giovani universitari, immigrati e donne.
Saremo in piazza mercoledì sera a fianco degli studenti, per dimostrare assieme a loro che piazza Verdi si può vivere, trovando un giusto equilibrio di convivenza tra la fruizione degli spazi e i diritti di chi ci vive e lavora.
Reputiamo inoltre gravi le affermazioni di un Vicesindaco, che sembra non voler rispettare gli altrui ruoli istituzionali, di chi è preposto fattivamente e collegialmente a scegliere come destinare fondi. Ricordiamo che le precedenti amministrazioni hanno sempre assegnato risorse a seguito di progetti, con finalità socio-culturali con ricadute spesso, nel sociale e che tanto hanno reso peculiare la nostra bella città rinascimentale.
Modalità di questo tipo inoltre, potranno creare pericolosi precedenti in merito all’assegnazione di risorse ad altri tipi di associazione, anche se di diverso orientamento; presumibilmente oggi si cerca di colpire il centro sociale La Resistenza, domani si estenderà il diniego ad altri.
Noi continueremo a lottare a fianco del Centro Sociale La Resistenza contro chi realmente ci impoverisce, pronti a contaminarci e intersecarci nelle lotte antirazziste, femministe, antiliberiste.
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dal 23 al 26 ottobre 2024
Quattro giorni di eventi internazionali dedicati al cinema indipendente, alle opere prime, all’innovazione e ai corti a tematica ambientale.
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it