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Da: Bassp Profilo

Gioco e scoperta per prendere consapevolezza delle potenzialità del fiume

Le giornate si accorciano, l’estate un po’ alla volta ci saluta, ma nulla è perduto. È tempo d’autunno, è tempo di ‘Smart Dock: tattiche di riuso intelligente della darsena di Ferrara’. Torna con Ludonauti e Fluviale, due nuove curiose proposte, il progetto di riqualificazione e di rigenerazione urbana del lungofiume cittadino. Se già molto è stato fatto, infatti, ancora tanto c’è da fare, per arrivare a una maggiore consapevolezza della darsena e delle sue potenzialità. L’importante è conoscere, scoprire e anche divertirsi insieme. Il gioco sarà infatti al centro del percorso di Ludonauti, organizzato dall’associazione Fiumana per Smart Dock all’interno del battello Nena. Si tratta di appuntamenti rivolti ai bambini, ai ragazzi e alle loro famiglie, che da settembre a novembre animeranno il fiume. Partendo dal gioco come modalità specifica più piccoli per conoscere il mondo che li circonda, il progetto vuole essere un’occasione per far crescere, esprimere e coltivare la loro creatività e fantasia, riappropriandosi di luoghi naturali, magici e suggestivi quali il fiume, insegnando loro un rapporto equilibrato e armonico fra uomo ed ambiente. Partner di Ludonauti è il battello Nena, che offrirà lo spazio per i progetti di animazione fluviale in navigazione, e il consorzio Wunderkammer. Dopo il viaggio intrapreso sabato scorso, 10 settembre in collaborazione con Estate Bambini, il programma è costituito da un’altra proposta di animazione fluviale in navigazione con il battello Nena e da tre appuntamenti con un ciclo di narrazioni tratte dall'immaginario della tradizione popolare e dalla letteratura contemporanea, accompagnate da laboratori creativi sul tema. Il 31 ottobre si festeggia Halloween sulla Nena, con una navigazione notturna che coinvolge ben venti soci di Fiumana per rendere indimenticabile la notte più paurosa dell'anno. Ma non è finita. Si prosegue con i laboratori e le narrazioni de Il fiume e l’immaginario, sabato 24 settembre, con Gli gnomi e la nuvola, una storia della tradizione delle sponde del Po. Si tratta del racconto di un vecchio pescatore alle prese con le stranezze della vita magica negli antichi boschi che lambiscono il fiume. A seguire, prenderà il via il laboratorio di costruzione di canne da pesca e pesca nel bacino della darsena. Sabato 22 ottobre, invece, si racconta del Profumo di banane, tratta da “Oh è bella Panama”; di Yanosch. Profumo di banane è una storia di vera amicizia, dove il fiume accompagna il viaggio verso il paese dei sogni. A seguire laboratorio di creazione di flauti di Pan con canna palustre. Domenica 12 novembre, infine, con Pesce Piccolo, tratto da un’opera di Georg Sobbe, ci si inoltrerà nelle avventure di un pesce che sogna di volare e che forse, chissà, davvero riuscirà a nuotare nell’aria e vedere il mondo dall’alto. A seguire un laboratorio sul bestiario fantastico del Po, con rami e terra di fiume. Fluviali è invece la proposta dell’associazione Encanto, sempre per Smart Dock, che con visite e laboratori intende rinsaldare il nesso con le culture dell’antichità che utilizzarono l’acqua come via per il trasporto di persone, merci e abitudini. Da settembre a novembre, ci si prepara a un viaggio nella storia locale per raccontare le origini di Ferrara con visite al Museo nazionale di Spina e al Museo lapidario civico, accompagnati da rievocatori. Domenica 18 settembre, alle 17, con Le prime corse sul Po si farà un tuffo nella pesca neolitica, con un inquadramento cronologico di quel periodo storico e la sua pesca. A seguire, a Wunderkammer, si terrà un laboratorio per la creazione di un paesaggio fluviale con materiali naturali e di recupero. Sabato 29 ottobre, alle 17, un racconto dei miti dell’acqua, con giochi per associare le divinità con il loro attributo identificativo, sarà il filo rosso di Divinità del mare e dei fiumi, mentre domenica 6 novembre, alle 17, a Ornatrix, ricette di bellezza e gioielli d’Oriente si racconterà della bellezza nell’antica Roma, raccontando dei prodotti cosmetici orientali. Insieme si ricreerà una ricetta di Ovidio. Oltre ai laboratori, ci saranno anche delle visite ai musei archeologici della città. Domenica 2 ottobre, alle 10.30, Commerci tra Grecia e le genti del Po introduce la visita al Museo Nazionale di Spina accompagnati da un rievocatore storico che racconterà ai visitatori la cultura greca e il commercio di ceramiche ateniesi del delta del Po. Alle 17, laboratorio di pittura di vasi greci al Wunderkammer. Un viaggio nelle ceramiche attiche, i greci nel delta del Po e nel commercio con gli etruschi di Spina tra vasi dalle mille forme. Domenica 20 novembre, alle 10.30, si visiterà invece il Museo Lapidario Civico, accompagnati da un rievocatore storico che svelerà i segreti del sarcofago degli Aurelii per studiare insieme I romani e il Delta. Le pietre del mediterraneo e il lavoro della pietra in età romana, con curiosità e importanza dell’utilizzo di materiali rinvenuti in territorio ferrarese, saranno le basi del laboratorio d creazione di una Medusa con materiali di recupero, alle 17 al Wunderkammer.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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