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Da: Ufficio stampa
Fabio Bergmini

Esiste un settore che si può considerare come di assoluta eccellenza, ma che non è stato tra i più considerati in termini di misure di sostegno. Forse perché, a livello mediatico, viene quasi sempre associato a viaggi, ville da sogno, abiti sfarzosi. Insomma, l’associazione è che il “Wedding” sia un settore del lusso, ma non è sempre così.

Si parla di una miriade di aziende in sofferenza, che si occupa di organizzazione di eventi, imprese di catering, società per l’affitto di location dedicate ai matrimoni, sartorie, artigiani che producono bomboniere, spettacoli, parrucchieri, fotografie e riprese dei matrimoni. Il 2020 rischia di essere l’anno più “nero” di sempre per il settore degli abiti in bianco. La perdita netta per il settore si aggira attorno al 90% per un indotto che vale da solo 40 miliardi e che impiega complessivamente 100mila addetti nel Paese. Proprio per arginare questa crisi senza precedenti, il consigliere regionale della Lega, Fabio Bergamini, ha presentato una risoluzione urgente nell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. Quando era sindaco di Bondeno, Fabio Bergamini inaugurò la società di “Wedding Planner” di Stefano Rebecchi, che fu una delle prime start-up nata grazie ad un bando del Comune. Rebecchi, oggi affermato professionista del settore, spiega il suo punto di vista: «Riscontriamo un serio problema di rinvii per quest’anno, ma in realtà stiamo navigando a vista anche per il prossimo – ammette Rebecchi –. La mancanza di certezze ha alimentato il timore da parte dei futuri sposi, i quali hanno rimandato il tutto. Oppure, nel caso dei matrimoni nuovi da farsi nel 2021, hanno preso tempo. Il nostro settore – continua il wedding planner – non è stato considerato, forse perché ritenuto ingiustamente un mondo di lustrini e di cose superflue, ma posso assicurare che non è così: c’è una fascia media, con cifre economiche, che alimenta un settore fatto di location, catering, flowers, musicisti e così via, che sono i nostri fornitori e che ora risente di questa crisi».

Nei giorni scorsi, Fabio Bergamini si è recato con il sindaco di Bondeno, Simone Saletti, in una delle location dedicate alle cerimonie nuziali: Villa Prospera. La titolare della società che affitta per le cerimonie la villa, accoglie i suoi ospiti nell’incantevole tenuta che sorge tra gli abitati di Burana e Gavello, nel cuore delle campagne bondenesi. Un tempo tenuta di caccia nobiliare, oggi luogo in cui promettere amore eterno. «Nelle scorse settimane sono stata contattata da alcune coppie che intendono celebrare i matrimoni, ma ci troviamo tutti in una situazione di grande incertezza – ci racconta la titolare –. Di certo, abbiamo bisogno di regole chiare e della garanzia di non dovere rispondere civilmente di alcune situazioni che potrebbero verificarsi, pur rispettando tutte le norme sanitarie. Molti matrimoni sono stati spostati al 2021, quando tutti sperano di poter tornare alla normalità, ma intanto la crisi morde e prevediamo possa estendere i suoi effetti per un lungo periodo di tempo», e continua «Lo stop ai matrimoni ha lasciato tutto il comparto che si occupa di eventi in una incertezza che comprende anche le regole con cui far ripartire il lavoro. Certezze e regole chiare per noi e per i nostri ospiti: è questo più di tutto che tiene in scacco i clienti, che tendono ovviamente a rinviare, e addetti che non sono più in grado di programmare, in un settore che fa della programmazione a lungo termine una necessità».

Il sindaco facente funzioni di Bondeno, Simone Saletti, ammette che il Comune sta pensando a tariffe agevolate, dopo avere provveduto al rinvio delle scadenze Imu, ma certamente occorre un intervento a livelli istituzionali superiori. E qui entra in gioco Fabio Bergamini: «La nostra risoluzione che porteremo in Assemblea legislativa – dice il consigliere regionale della Lega – intende chiedere alla Regione misure urgenti di sostegno al settore: sgravi fiscali, incentivi alle coppie che decidessero comunque di convolare a nozze, abbattendo una parte delle loro spese vive. Inoltre, incentivi per i cittadini di altre parti del territorio e di altri Paesi che dovessero scegliere la nostra Regione come meta delle loro nozze, alimentando un indotto e una forma di turismo: quella nota come Wedding Destination».

A Bondeno, nei giorni scorsi, si sono celebrate le prime nozze civili di questa fase post-emergenza Covid-19. Un piccolo segnale di speranza, per un settore che soffre e attende urgentemente risposte. Quelle stesse risposte che Bergamini chiederà alla Regione./(FOTO: Fabio Bergamini e Simone Saletti in visita a Villa Prospera)

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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