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Da: Ufficio stampa Regione Emilia-Romagna

Quasi 6 milioni di euro per garantire i servizi di trasporto degli studenti con disabilità delle scuole secondarie superiori e gli assistenti all’autonomia e alla comunicazione personale ai ragazzi con disabilità fisiche e sensoriali. Sono le risorse attribuite all’Emilia-Romagna dal fondo statale straordinario per le funzioni e i servizi di assistenza a favore degli studenti disabili delle scuole secondarie di secondo grado, per le quali la Regione ha approvato i criteri di riparto tra i Comuni e le Unioni di Comuni dell’Emilia-Romagna.
Le risorse nazionali, complessivamente pari a 75 milioni di euro, sono state ripartite tra le Regioni sulla base del numero degli alunni con disabilità e della spesa sostenuta, assegnando all’Emilia-Romagna, per il 2018, la somma di 5 milioni e 752mila euro.
Alla Città metropolitana di Bologna va 1 milione e 189mila euro, alla Provincia di Ferrara oltre 518mila euro, a Forlì-Cesena 351mila euro, a Modena 975mila, a Parma 579.430 euro, a Piacenza oltre 331mila, a Ravenna 458mila, a Reggio Emilia circa 902mila euro e a alla provincia di Rimini 445mila euro.

“Sono risorse importanti perché favoriscono l’inclusione scolastica e il successo formativo di tanti ragazzi con disabilità che frequentano le scuole superiori– sottolinea l’assessore regionale alla Scuola, Patrizio Bianchi-. Quest’anno abbiamo ottenuto che nei criteri di riparto delle risorse nazionali si tenesse conto del numero effettivo di studenti iscritti a scuola con un peso maggiore rispetto allo scorso anno, modifica che oggi riconosce all’Emilia-Romagna maggiori risorse. Ora chiediamo al governo di rendere strutturale questo Fondo aumentandone l’importo per rispondere al reale fabbisogno, stimato a livello nazionale in 112 milioni, e chiediamo di anticiparne l’adozione, che quest’anno arriva con mesi e mesi di ritardo. Questi finanziamenti devono essere erogati alle Regioni almeno all’inizio dell’anno scolastico, per consentire ai Comuni di organizzare al meglio la programmazione dei servizi sul territorio”.

Nel 2016 il fondo nazionale era di 70 milioni di euro, e alla Regione Emilia-Romagna venne assegnata la somma di circa 3,9 milioni di euro, mentre nel 2017 il fondo stanziato era di euro 75 milioni annui e la somma assegnata alla Regione è stata 4,9 milioni circa. All’Emilia-Romagna arrivano quest’anno maggiori risorse perché si è attribuito un maggior peso al numero degli studenti iscritti.
Con queste assegnazioni i Comuni organizzano il servizio di trasporto tra casa e scuola degli alunni con disabilità che frequentano le scuole superiori e garantiscono i servizi di autonomia e comunicazione personale agli studenti con disabilità fisiche o sensoriali, un’assistenza aggiuntiva rispetto all’eventuale insegnante di sostegno, fornita al singolo studente per aiutarlo a sopperire alle proprie difficoltà.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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