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Da ufficio stampa

Regione al lavoro sul piano che verrà definito con la Conferenza socio-sanitaria territoriale e le aziende sanitarie. L’assessore: “Fondamentale intervenire in montagna, lì dove maggiore deve essere lo sforzo per rivitalizzare aree fondamentali per la tenuta sociale e la crescita della nostra regione”. La decisione sul Punto nascita dopo le valutazioni della Commissione consultiva tecnico-scientifica

Bologna – Un progetto per il potenziamento dell’Ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti, nell’Appennino reggiano, con un investimento di 2 milioni di euro per interventi di miglioramento della struttura, in particolare del Pronto soccorso, e aumentare l’attività chirurgica, generale e specialistica compresa quella senologica, e di altri reparti: cardiologia, ortopedia, urologia, otorinolaringoiatria. Un progetto al quale sta lavorando la Regione Emilia-Romagna e che verrà definito insieme alla Conferenza socio-sanitaria territoriale e le aziende sanitarie.

“Siamo consapevoli dell’importanza degli ospedali nelle zone di montagna- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi– così come del valore sociale di tali presidi e per questo intendiamo investire sull’Ospedale di Castelnovo ne’ Monti con un progetto complessivo relativo all’intera struttura. L’obiettivo è quello di rafforzare i servizi forniti al territorio, agendo sia sul fronte della prevenzione sia su quello della cura, con prestazioni di alta specialità. Vogliamo creare le condizioni affinché si possano aumentare di alcune centinaia ogni anno gli interventi chirurgici al servizio dell’intera provincia reggiana, oltre a sperimentare percorsi innovativi di assistenza alle mamme, soprattutto dopo il parto, insieme a ostetriche e pediatri. Nel suo complesso, il progetto avrà anche effetti importanti dal punto di vista occupazionale e di investimento sulle risorse umane: al Sant’Anna vi sono professionisti preparati che vogliamo salvaguardare e altri ne assumeremo con il potenziamento dell’Ospedale. Interveniamo dunque in montagna, lì dove maggiore deve essere lo sforzo per rivitalizzare aree fondamentali per la tenuta sociale e la crescita della nostra regione”.

Nel progetto rientra anche l’assistenza alle partorienti. Per le mamme sarà possibile effettuare l’intero percorso della gravidanza al Sant’Anna e lo stesso avverrà per il puerperio, il periodo post parto. Quanto alle decisioni in merito al Punto nascita, verranno prese sulla base delle valutazioni della Commissione consultiva tecnico-scientifica ‘Percorso Nascita’.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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