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da: organizzatori

presso la Biblioteca del Centro Documentazione Donna, via Terranuova 12/b

In occasione della rappresentazione al Teatro Comunale Abbado di Nuda proprietà con Lella Costa, testo di Lidia Ravera dal suo romanzo Piangi pure, il Centro Documentazione Donna propone tre incontri in cui discutere di quello che secondo le organizzatrici è l’ultimo dei tabù rimasti nella nostra società: il rapporto amoroso tra una donna più anziana e un uomo più giovane. Di questo tratta infatti il testo di Lidia Ravera e gli incontri al CDD vogliono portare tre esempi di come sono stati vissuti o rappresentati questi rapporti.
Il primo incontro, a cura di Barbara Pizzo, tratterà di un esempio di felice convivenza tra l’ormai anziana Lalla Romano e Antonio Ria, uomo più giovane che ha trovato nella scrittrice l’amore e le si è dedicato con dedizione sia durante la vita che curandone la memoria dopo la sua morte. Del loro rapporto Lalla Romano ha lasciato testimonianza in diversi scritti: Le lune di Hvar; L’eterno presente. Conversazioni con Antonio Ria; In vacanza con il buon samaritano.

L’esposizione di Barbara Pizzo sarà intervallata da letture a cui collaborerà Leonardo Fiorentini.

Barbara Pizzo, ferrarese, ha lavorato per il Mart di Rovereto, per il Teatro Kismet di Bari e per Scarlattine Teatro di Campsirago paese delle colline brianzole di antica tradizione teatrale.
Leonardo Fiorentini, docente di greco antico all’Università di Ferrara, ha fatto parte con Barbara pizzo e altri giovani attori della compagnia I Motimmoti. Ora si è sposato con Barbara e hanno un figlio di pochi mesi.

I prossimi incontri del ciclo “Le donne e i vecchi tabù” si terranno venerdì 12 dicembre alle ore 20.30: Rovesciare uno stereotipo. Rivedere un classico della misoginia: Il laureato e sabato 13 dicembre alle ore 17: Una grande donna e un piccolo uomo: Marianne Werefkin e Alexej Jawlensy.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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