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da: FEshion Coupon

Sabato 31 ottobre dalle ore 16 alle ore 20, in Sala Estense a Ferrara si terrà un divertente pomeriggio per i bimbi e le loro famiglie, tra giochi e teatro, organizzato da “FEshion Eventi” in collaborazione con “La Giostra Magica” in occasione della festa di Halloween.
L’evento è finalizzato a raccogliere fondi per l’ “Associazione Giulia Onlus”, che da anni si occupa dei bambini oncologici del territorio ferrarese.
Ecco nel dettaglio il programma:
ore 16,00-18,00:
Laboratorio teatrale e messa in scena dello spettacolo “Un Halloween da Brivido”
Attraverso piccoli esercizi/gioco di teatro, in bambini diventeranno veri e propri attori dello spettacolo a tema Halloween,e si prepareranno per stupire mamma e papà con la loro performance sul palcoscenico!
Lo spettacolo è studiato in modo che i bimbi possano sia interpretare il personaggio dell’eventuale costume che indossano,che scegliersi un personaggio in loco (ci saranno a disposizione 30 costumi teatrali per bambini con differenti personaggi)
Durante le prove non è necessario che i genitori siano presenti (anzi in qualche modo è sconsigliato…sennò si rovinano la sorpresa dello spettacolo ore 18,00:
ShowTime: Un Halloween da Brivido
Genitori seduti in silenzio pronti per godersi lo spettacolo,e pronti a tutto, perchè di certo in uno spettacolo di Halloween potrebbero anche loro ritrovarsi coinvolti in qualche scherzetto!
Lo spettacolo sarà ovviamente aperto a tutti,in modo da permettere anche alle altre famiglie di vivere la festa di Halloween con noi,e di partecipare dopo lo show, alla sfilata in maschera.
ore 19,00: Sfilata delle mascherine di Halloween,giochi e balli di gruppo!
Sfilata delle maschere di Halloween: anche in questo caso per i bimbi che lo richiedono metteremo a disposizione i costumi,in modo da essere tutti insieme a tema sul palcoscenico!
Non sarà una semplice sfilata; infatti bambini e adulti verranno coinvolti in giochi di animazione,in un ritmo calzante che ha la sua esplosione in un grande finale di balli di gruppo tutti insieme.
Costo del biglietto:
5€ (sia adulti che bambini)
Per info e prenotazioni contattare il 3495878324 (Alessandra)

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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