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Risate medievali a Porto Garibaldi con Teatri sull’Acqua

Da: Bialystok Produzioni

Il Paggio Giullare è pronto a divertire il pubblico di Teatri sull’Acqua

Prosegue a pieno ritmo la rassegna Teatri sull’Acqua, che mercoledì 29 luglio approda a Porto Garibaldi, per il primo spettacolo della stagione nella località.
A partire dalle ore 21:15 in viale dei Mille, Andrea Marchi della compagnia romagnola Atuttotondo sarà protagonista dello spettacolo Il Paggio Giullare.

Un nuovo lavoro che si inserisce in una lunga serie di oltre mille eventi presentati dalla compagnia con successo in tutta Italia, che calano abilità, comicità e arti di strada in contesto dal sapore medievale.

Il Paggio Giullare è il capostipite ed erede dei Clerici Vagantes, che da oltre 800 anni vagano di paese in paese sostando nelle peggiori bettole ed osterie ed intrattenendo i presenti in cambio di un tozzo di pane ed un bicchiere di vino. Il pubblico di Porto Garibaldi potrà assitere ad uno spettacolo di teatro comico a 360 gradi, dove l’abilità del performer sarà in grado di stupire gli spettatori di tutte le età con musica, canti, giocoleria, fachirismi, pupazzi, trampoli, fuoco e mirabolanti esperimenti alchemici.

Il programma proseguirà poi lunedì 3 agosto a Lido delle Nazioni, dove presso il giardino del Capanno di Garibaldi I Burattini di Massimiliano Venturi saranno protagonisti dello spettacolo I Burattini della Tradizione.

La rassegna è parte del progetto Comacchio Summer Experience, ed è organizzata da Bialystok Produzioni e Made Eventi per il Comune di Comacchio, con la direzione artistica di Massimiliano Venturi. L’ingresso è gratuito e consentito fino ad esaurimento dei posti disponibili; gli spettacoli sono adatti a tutti gli spettatori a partire dai 3 anni di età. Aggiornamenti in tempo reale sulla pagina Facebook ‘Comacchio a Teatro’, programma completo sul sito www.comacchioateatro.it.

In caso di pioggia o maltempo, gli eventi saranno rimandati a data da destinarsi.

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)