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da; Ufficio stampa Gruppo CAP

L’utility pubblica lombarda illustrerà le sue nature-based solutions, realizzate nell’ambito del progetto europeo LIFE Metro Adapt, a partire dagli interventi pilota di Masate e Solaro

Il futuro delle Smart City passa dalle “Nature-Based Solutions” (NBS). È questo il tema al centro del TNOC Festival (The Nature of Cities), manifestazione internazionale che si terrà dal 22 al 26 febbraio, e che riunirà (virtualmente) le esperienze e le best practice più innovative per il futuro dei centri urbani a livello planetario, alla luce dei cambiamenti climatici e dei mutamenti sociali, ambientali ed economici. Gruppo CAP, l’azienda pubblica che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano, illustrerà le sue “soluzioni green ispirate dalla natura” a partire dai progetti adottati nei Comuni di Masate e Solaro. 

Perfetta sintesi tra natura, risorse idriche e sviluppo urbano, le Nature-Based Solutions sono misure intelligenti di verde pubblico che stiamo progressivamente adottando nei 132 comuni che presidiamo, commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP. Il nostro impegno quotidiano in un’ottica di costante collaborazione e supporto alle amministrazioni e agli uffici tecnici ci sta portando a progettare soluzioni personalizzate, vere e proprie opere verdi che ben si integrano con l’assetto urbano e con l’ecosistema locale. Si tratta di soluzioni pensate per alleggerire la portata dei nostri impianti di depurazione e della rete fognaria, mitigare il rischio inondazioni e allagamenti, riducendo inoltre gli effetti del fenomeno delle “isole di calore”.

Proprio il 23 e il 24 febbraio l’attenzione si concentrerà sui due comuni del milanese dove sono stati realizzati interventi pilota di “Nature-Based Solutions”, messi a punto nell’ambito del progetto Metro Adapt finanziato dal Programma LIFE della Commissione Europea, sviluppato a partire dal 2018 e che ha tra i suoi promotori Città metropolitana di Milano (CMM), Legambiente Lombardia, ALDA (European Association for Local Democracy), Ambiente Italia S.r.l., e-GEOS Spa e Gruppo CAP.

L’utility lombarda con la sua squadra di ingegneri e progettisti ha sviluppato due sistemi di drenaggio urbano sostenibile, in grado di gestire le acque meteoriche e ripristinare il ciclo idrico naturale, evitando di sovraccaricare sia il sistema idrico sia gli impianti di depurazione.
A Solaro il modello di “green infrastructure” adottato è stata l’oasi di aiuole drenanti o aree di bioritenzione, inserite nel contesto urbano di un parcheggio di 5.700 metri quadri. Con la presenza delle aiuole, l’acqua piovana si infiltra nel terreno, viene accumulata grazie a 2 sistemi di ritenzione esistenti per essere poi rilasciata grazie ai sistemi di dispersione, dotati di 6 pozzi ciascuno. A Masate, invece, all’interno del parco comunale, area fortemente impermeabilizzata, è stato costruito un bacino artificiale della portata di 110 metri cubi, appena sotto al livello della strada, che accumula l’acqua piovana e la rilascia gradualmente sul corpo idrico locale in modo del tutto naturale.
La maggiore sensibilità verso le opere cosiddette Nature-Based Solutions nasce proprio dall’approvazione del Regolamento Regionale 7/2017 sull’invarianza idraulica, di cui Gruppo CAP è stato tra i maggiori sostenitori. L’esigenza di mantenere costante la quantità di acqua prodotta in occasione di precipitazioni meteoriche dopo ogni intervento di ristrutturazione edilizia, urbanistica e di nuova costruzione, è stata ancor più sottolineata dall’aggiornamento del Regolamento avvenuta nel 2019 che prevede di adottare in prima battuta progetti NBS (articolo 14).

L’eccessiva cementificazione ed edificazione che ha caratterizzato le politiche urbanistiche negli anni ‘60 e ‘70 è andata a minare pesantemente permeabilità, duttilità e sicurezza dei territori in Italia. Solo in Lombardia, secondo i dati della Regione, tra il 1954 e il 2015 le superfici urbanizzate sono aumentate del 200% E insieme al Veneto, la Lombardia registra il valore di impermeabilizzazione più alto d’Italia, pari al 13%. 

L’impegno di Gruppo CAP, testimoniato nel Piano di Sostenibilità presentato nel 2019, è quello di incrementare la capacità di resilienza dei Comuni della Città metropolitana di Milano, aumentando l’indice di drenaggio del territorio del 60% con annessa riduzione delle superfici impermeabilizzate e degli allagamenti. Tutti temi che verranno affrontati all’interno del TNOC Festival in questi tre momenti con i partner di LIFE Metro Adapt tra cui Marco Bernardi, responsabile ufficio ricerca, innovazione e sviluppo industriale di Gruppo CAP, che sarà presente il 24 febbraio:
1) Il 23 febbraio alle 10.15 il workshop “Soluzioni basate sulla natura come mezzo per stimolare l’adattamento ai cambiamenti climatici urbani”.
2) Il 24 febbraio alle 10.15 un viaggio virtuale sul campo “Soluzioni naturali nelle aree urbane: il caso degli interventi pilota di Solaro e Masate”.
3) Il 25 febbraio alle 15.30, il workshop “Il Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia come strategia di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico nelle aree vaste”.

Per conoscere il programma della manifestazione e registrarsi è necessario collegarsi al sito:  https://cvent.me/bO1nm5.

Gruppo CAP
Il Gruppo CAP è la realtà industriale che gestisce il servizio idrico integrato sul territorio della Città metropolitana di Milano secondo il modello in house providing, cioè garantendo il controllo pubblico degli enti soci nel rispetto dei principi di trasparenza, responsabilità e partecipazione. Attraverso un know how ultradecennale e le competenze del proprio personale coniuga la natura pubblica della risorsa idrica e della sua gestione con un’organizzazione manageriale del servizio idrico in grado di realizzare investimenti sul territorio e di accrescere la conoscenza attraverso strumenti informatici. Per dimensione e patrimonio Gruppo CAP si pone tra le più importanti monoutility nel panorama nazionale. Nel 2017 si è aggiudicato il premio assoluto Top Utility come migliore Utility italiana.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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