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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Per le imprese e case un mese in più, fino al 30 aprile, per la richiesta di contributo: poi solo per le abitazioni principali ci sarà tempo fino al 31 dicembre. Le novità introdotte da tre ordinanze del Commissario delegato alla ricostruzione Stefano Bonaccini.

Bologna – Introduzione di diverse misure di semplificazione delle liquidazioni del contributo per le imprese danneggiate dal sisma. Ma anche la proroga al 30 aprile 2016 del termine per la presentazione delle domande di contributo per case e imprese e una specifica proroga al 31 dicembre 2016 per presentare le domande di contributo per le abitazioni principali danneggiate dal sisma del 20 e 29 maggio 2012.
È questo, in sintesi, quanto stabilito dalle ordinanze (13, 14 e 15 del 21 marzo 2016) firmate da Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia-Romagna e Commissario delegato alla Ricostruzione. Le ordinanze sono consultabili sul sito www.regione.emilia-romagna.it/terremoto/gli-atti-per-la-ricostruzione nella sezione “Atti per la ricostruzione”, e sarà pubblicata sul Bollettino ufficiale telematico della Regione Emilia-Romagna (Burert).
Le proroghe
A seguito degli incontri e dei confronti dei giorni scorsi con i Comuni, le associazioni di categoria e gli Ordini professionali, ci sarà un mese in più, ovvero fino al 30 aprile, per presentare le domande di contributo imprese e abitazioni, mentre per le sole abitazioni principali, il termine è fissato al 31 dicembre 2016.
Fino al 30 aprile sarà ancora possibile presentare domanda di contributo per tutti gli aventi diritto sulle piattaforme telematiche Mude (per le abitazioni) e Sfinge (per le imprese, ad eccezione delle imprese agricole), mentre uno specifico provvedimento dettaglia le casistiche per le domande di contributo dal 1 maggio in poi a seconda che gli edifici contengano o meno un’abitazione principale o siano di proprietà di imprese o di persone fisiche da presentare su Mude.
L’ordinanza regola nel dettaglio – affrontando una casistica molto vasta che deve trovare una specifica disciplina coerente con le ordinanze vigenti e con le disposizioni che regolano i regimi di aiuto per le imprese – i diversi aspetti legati alle complessità di alcune unità immobiliari soprattutto all’interno di uno stesso edificio dove possono essere presenti funzioni diverse (abitazioni occupate o sfitte, commercio, servizi, studi professionali, eccetera), di proprietà diverse (persone fisiche o imprese), della esistenza o meno di un condominio formalmente costituito, della possibilità o meno di finanziare le imprese con il regime del ‘de minimis’. In sintesi vengono contemperate congiuntamente sia le esigenze di recupero delle unità ad uso abitativo sia le restrizioni previste dalla Ue per le imprese.
Per le pratiche sulla piattaforma Sfinge vengono prorogati al 30 settembre 2017 i termini di fine lavori e al 31 dicembre 2017 i termini per la rendicontazione degli interventi, ad eccezione delle imprese agricole per le quali al momento sono ancora in vigore le scadenze di settembre e dicembre 2016, in attesa che la Commissione Ue accolga la richiesta di allineamento per tutti al 2017.
Semplificazione delle liquidazioni alle imprese
L’ordinanza prevede una modalità semplificata di erogazione dei contributi per gli interventi relativi agli immobili, per le concessioni di importo inferiore a 1 milione e 500.000 euro alternativa alla procedura ordinaria; la procedura in particolare prevede l’erogazione di massimo tre stati di avanzamento lavori, ad esclusione del saldo finale, per un importo massimo pari al 70% del contributo concedibile o, se inferiore all’importo effettivo delle lavorazioni affidate, a fronte dell’asseverazione del tecnico di pari percentuale di avanzamento delle lavorazioni ammesse a l’erogazione del saldo finale, il quale non potrà essere inferiore al 30% dell’importo totale del contributo concedibile, avverrà a fronte della presentazione della documentazione attestante l’esecuzione della totalità delle lavorazioni ammesse a contributo. È stata, inoltre, introdotta la fattura pro-forma del tecnico fino alla predisposizione del decreto di liquidazione. La procedura semplificata esclude la possibilità di presentare una domanda di anticipo. La liquidazione del contributo sarà effettuata entro 35 giorni dalla trasmissione da parte del beneficiario della documentazione richiesta per la liquidazione degli stati di avanzamento ed entro 120 giorni dalla trasmissione da parte del beneficiario della documentazione richiesta, per la liquidazione del saldo.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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