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da: organizzatori

I giovani giornalisti che al 1° gennaio 2015 non abbiano compiuto 35 anni hanno tempo fino al 15 novembre 2015 per inoltrare le candidature al Premio, promosso anche quest’anno dal Master “La Scienza nella Pratica Giornalistica” (SGP) della Sapienza Università di Roma.

Roma, 14 luglio 2015 – Il Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”, giunto all’ottava edizione, è riservato ai giovani giornalisti under 35, che con il loro lavoro contribuiscono a promuovere nel nostro Paese le tematiche relative ai progressi e all’espansione delle conoscenze bio-mediche e dello sviluppo di tecnologie sempre più sofisticate, che hanno portato al progressivo miglioramento dei livelli di salute, in particolar modo proprio nel campo della Ricerca e dell’Innovazione in Medicina.

Il Premio, intitolato alla memoria del giornalista scientifico scomparso nel 2007 a soli 39 anni, ha l’obiettivo di riconoscere e stimolare l’impegno dei giovani giornalisti nella divulgazione della cultura scientifica in Italia e vuole essere un omaggio allo stile, al rigore e alla capacità di divulgare le notizie in campo medico-scientifico.

Promosso dal Master di I Livello “La Scienza nella Pratica Giornalistica” (SGP) della Sapienza Università di Roma e sostenuto da MSD Italia, il Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti” – Ricerca e Innovazione in Medicina, è dedicato ad articoli e servizi giornalistici, formato testo, audio o video, realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2015. Il miglior servizio si aggiudicherà un premio di 2.000 euro.

Quest’anno, nell’ambito dell’iniziativa, viene istituito il Premio speciale Nuove prospettive in Virologia. Il miglior servizio di taglio giornalistico (testo, audio, video), che affronti con chiarezza di linguaggio e competenza di contenuti i temi relativi a innovazioni terapeutiche, ricerche scientifiche e questioni sociali connesse con la Virologia, riceverà un premio di 1.000 euro.

Patrocinanti del Premio giornalistico “Riccardo Tomassetti”, oltre all’Ordine dei Giornalisti, quest’anno sono: Anlaids – Associazione nazionale per la lotta contro l’Aids, C. I. C. A. Coordinamento Italiano Case Alloggio per persone con HIV/AIDS, Nadir – Hiv Treatment Group, associazione patient based, NPS Italia onlus – Network Persone Sieropositive, ed EpaC onlus – Associazione Pazienti con Epatite C.

Sarà una giuria rappresentata da giornalisti esperti ad assegnare i premi entro la fine del 2015.
Informazioni e bando online su www.premiotomassetti.it.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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