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Regione. Sessione europea dell’Assemblea legislativa 2021, il presidente Bonaccini in Aula: “Dall’Europa risposta senza precedenti. Emilia-Romagna protagonista della ripartenza: grazie al lavoro di tutti, questa regione sta dimostrando di avere le potenzialità per uscire prima e meglio di altri da una crisi durissima”

Al centro dell’intervento la lotta alla pandemia, il sostegno alle categorie più colpite, la “piena consonanza” tra la strategia europea, il Pnrr presentato dal Governo e gli obiettivi regionali contenuti nel Programma di mandato e nel nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima. “Importante il lavoro fatto da inizio legislatura con il contributo di tutti i Gruppi consiliari, di maggioranza e opposizione”

Bologna – “L’Emilia-Romagna vuole essere protagonista di questa ripartenza: ogni nostra energia sarà concentrata per uscire rapidamente dalla pandemia, anzitutto attraverso lo sforzo eccezionale del piano vaccinale, che tra poche ore supererà quota 2 milioni di somministrazioni. Ma anche con il sostegno alle categorie e alle famiglie più colpite”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel suo intervento questa mattina in Aula alla Sessione europea dell’Assemblea legislativa per l’anno 2021. Sessione aperta dalla presidente Emma Petitti, cui seguono gli interventi di Massimo Gaudina, Capo della Rappresentanza della Commissione europea a Milano, della vicepresidente della Regione con delega ai Rapporti con la Ue, Elly Schlein, e dei rappresentanti dei Gruppi assembleari.

La pandemia non è finita. L’emergenza sanitaria richiede attenzione. Ma lo scenario sta cambiando, ha ricordato Bonaccini, anche perché “a una crisi senza precedenti l’Unione europea ha dato una risposta senza precedenti”. Archiviata la troppo lunga stagione dell’austerità, “l’Unione ha saputo mettere in campo misure straordinarie per consentire ai Paesi membri di intervenire fuori dai vincoli di finanza pubblica, assicurando risorse importanti”. Soprattutto, ha proseguito il presidente, “ha scelto di realizzare un vasto programma di interventi per la ripresa e la resilienza”: tra Next Generation EU e nuovo Quadro Finanziario Pluriennale, “parliamo di 1.800 miliardi di euro a sostegno non solo della ripresa dalla pandemia di Covid-19, ma anche dell’attuazione delle priorità a lungo termine nei diversi settori d’intervento”.

Bonaccini si è soffermato sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, che vale oltre 235 miliardi di euro, sulla quota – al suo interno – per i progetti “verdi” (pari a 70 miliardi) e quelli digitali, che ammonta a 50 miliardi. Due ambiti molto importanti, che evidenziano una “piena consonanza” tra la strategia europea, il Piano presentato dal Governo e gli obiettivi regionali contenuti nel Programma di mandato e nel nuovo Patto per il Lavoro e per il Clima sottoscritto nel dicembre scorso in Emilia-Romagna dalla Regione con tutte le parti sociali: “Qui- ha sottolineato il presidente- ancor prima che il Governo, abbiamo istituito la delega per la transizione ecologica. E abbiamo già approvato la nostra Agenda digitale 2020-25 ‘Data Valley Bene Comune’”.

In questo modo, “la nostra terra ospiterà l’80% della capacità di calcolo italiana e circa il 20% della capacità di calcolo europea: un risultato straordinario, con l’arrivo del Centro Meteo Europeo e del Supercomputer di calcolo ‘Leonardo’ tra i più veloci al mondo per lettura e trasferimento dei big data alle imprese e al mondo della ricerca”. Grazie all’investimento fatto sul Tecnopolo di Bologna, dove oltre al Data Center del Centro Meteo Europe troveranno sede anche tutti i più importanti enti scientifici e di ricerca nazionali. Fulcro dell’Emilia-Romagna Data Valley europea.

Accanto a questi obiettivi, il Piano nazionale dà evidenza al contrasto delle diseguaglianze, a partire dal destino delle nuove generazioni e non di meno delle donne: “Quest’Assemblea- ha ricordato Bonaccini-, fin dall’avvio di legislatura ha incalzato la Giunta perché nella nostra programmazione il contrasto ai divari di genere e la promozione delle pari opportunità per tutti i cittadini e tutte le cittadine fossero un obiettivo qualificante”.

I contenuti della nuova programmazione europea per il nuovo settennato “vanno esattamente nella direzione indicata dalla Commissione e dal Piano nazionale- ha ribadito Bonaccini-: se rispetteremo i tempi che ci siamo dati, la nostra strategia sarà pronta per giugno e potremo rapidamente passare al Piano operativo regionale, in modo tale che l’Emilia-Romagna sia pronta per investire subito le risorse. Il nostro impegno- ha concluso il presidente- è già concentrato sulle misure di ripresa e di sostegno agli investimenti: in questo contesto vogliamo essere protagonisti della ripartenza, e metterci alla testa del cambiamento”.

Infine, un ringraziamento “per il lavoro che abbiamo fatto tutti insieme – Giunta e Gruppi assembleari, di maggioranza e di opposizione – in questo primo anno di legislatura. In un anno difficilissimo e complicatissimo in cui ancora una volta, però, questa regione, questa terra, sta dimostrando di avere tutte le potenzialità per uscirne prima e meglio di tanti altri”.

 

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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