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Sanità. Riconoscimento economico della Regione ai lavoratori della Sanità, l’assessore Donini replica duramente al sindacato Sgb di Reggio Emilia: “Incredibile lanciare una polemica, del tutto strumentale, proprio in questi giorni nei quali stiamo affrontando una fase che è di grande difficoltà, per tutti. E’ anche un atteggiamento offensivo nei confronti dei lavoratori”

La Regione ha stanziato 40 milioni di euro, risorse del bilancio regionale, per offrire un riconoscimento al grande lavoro svolto dal personale del Servizio sanitario regionale nella prima fase della pandemia. “Una misura messa in campo con l’accordo delle Organizzazioni sindacali”

Bologna- “Il sindacato Sgb di Reggio Emilia mente sapendo di mentire, e la storia che racconta non rappresenta le realtà dei fatti. Parlare di “imbroglio”, come fanno, offende non solo le Istituzioni ma anche, e soprattutto, i lavoratori e le organizzazioni sindacali che, in questi mesi difficili, hanno condiviso con la Regione, attraverso accordi definiti sui tavoli regionali e declinati poi negli aspetti attuativi in sede decentrata. E questo attraverso il confronto sindacale locale, i percorsi e gli strumenti che hanno consentito di riconoscere l’impegno, i sacrifici e la dedizione dei nostri operatori.”

Stigmatizza così, l’assessore regionale alle Politiche per la salute Raffaele Donini, le accuse lanciate dal sindacato generale di base Sgb di Reggio Emilia, a proposito del riconoscimento economico deciso dalla Giunta regionale a favore di medici, infermieri e operatori del servizio sanitario regionale pubblico, che si è tradotto in un bonus di circa mille euro in media a persona.

“In questo contesto- prosegue l’assessore – che ha visto la massima condivisione con tutti gli stakeholder e i lavoratori del Servizio sanitario regionale, è stato possibile finalizzare le risorse, 40 milioni di euro, che la Regione ha stanziato a questo specifico fine. Siamo stati i primi a farlo, come siamo stati i primi a distribuire e destinare le risorse che il Governo ha stanziato, perché ci sembrava giusto dare un segnale, forte e concreto, a chi ha lavorato duramente ed in prima linea per tutelare la nostra salute e la salute di tutti i cittadini emiliano romagnoli.”

“In questi mesi- spiega ancora Donini- le aziende sanitarie del Servizio sanitario regionale hanno assunto circa 5.400 operatori per integrare e potenziare i propri organici. Regione ed aziende stanno continuando a lavorare in sinergia, per potenziare con ogni strumento un’emergenza senza precedenti.  Non abbiamo bisogno di inutili polemiche che hanno come unica finalità la ricerca di un briciolo di visibilità. Nel momento in cui la situazione si sta nuovamente facendo critica, c’è bisogno della massima collaborazione. E certe polemiche, del tutto infondate e gratuite, sono totalmente insensate”. /Ti.Ga.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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