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da: Marzia Marchi Coordinamento Refrendum Sociali-Stop TTIP

I promotori dei 4 quesiti abrogativi di altrettanti punti della legge 107, la “cattiva scuola” scritta dal premier Renzi e dalla ministra Giannini hanno consegnato questa mattina le scatole contenenti le firme raccolte in tutta Italia.
Un ottimo risultato che corona tre mesi di impegno diffuso in tutto il Paese, dove decine di migliaia di attivisti e attiviste hanno portato avanti una campagna di raccolta firme che ha fatto seguito alla mobilitazione straordinaria dell’autunno scorso contro questa riforma.

A Ferrara, la raccolta coordinata dal Comitato peri referendum sociali in collaborazione con la FLC–CGIL ha permesso di raggiungere quota oltre 5000 firme a quesito, in particolare : 5166 sul quesito relativo allo School Bonus, in pratica la sponsorizzazione delle scuole da parte dei privati; 5205 su quello relativo ai poteri del dirigente scolastico di scegliersi il personale docente; 5184 sul quesito relativo al Comitato di valutazione, un organismo che deve decidere come assegnare quote di salario accessorio ai cosiddetti meritevoli, ovvero una sorta di premio di produzione che il dirigente assegna con i soldi pubblici in base ai propri criteri; infine 5149 al quesito sull’alternanza scuola-lavoro obbligatorio in ogni ordine di scuola che di fatta regala alle aziende della manovalanza anche estiva a costo zero.

L’ottimo lavoro svolto dai raccoglitori nei banchetti, nei luoghi di lavoro e nelle sedi dei sindacati e dei comitati, riscontrato in questi giorni di controllo e inscatolamento, nonostante le enormi difficoltà di coordinamento, fa ben sperare per l’esito finale di questa campagna.

Alla immensa soddisfazione di un traguardo raggiunto si associa tuttavia lo sconforto per il mancato raggiungimento del quorum di firme sui quesiti ambientali che si attestano sulle 420.000 firme. A Ferrara il solo lavoro del Coordinamento referendum sociali ha permesso la raccolta di 2056 firme contro le trivellazioni e di 2049 contro il sistema nazionale di gestione degli inceneritori, ovvero l’art 35 della legge 164/2014, più nota come Sblocca Italia, i cui effetti assistiamo a Ferrara con l’arrivo di 12.000 tonnellate di rifiuti da bruciare dalla Puglia.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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