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Quarta edizione per la Comacchio by Night targata 2018: un’altra estate di appuntamenti – nove serate ed una sessantina di eventi a cui se ne aggiungeranno via via altri- tra arte cultura intrattenimento tra le vie e gli scorci suggestivi della città del Trepponti: “E’ una scommessa assolutamente vinta – apre la conferenza al bar Ragno oggi (27 giugno) il presidente di Ascom Comacchio Gianfranco Vitali – una sfida coinvolgente perché siamo riusciti a creare una condivisione attiva e propositiva di tante realtà associative di volontariato che promuovono senza sosta la nostra realtà e che costituiscono un momento da non perdere e da valorizzare”
A fare gli onori di casa alla Loggia del Grano, l’assessore allo Sport e Turismo Riccardo Pattuelli: “Rivolgo un ringraziamento ad Ascom e agli operatori commerciali del centro storico per l’impegno profuso ad organizzare la quarta edizione di Comacchio by night. E’ di importanza strategica mantenere vivi i centri storici e in questa direzione sono tese energie e risorse dell’Amministrazione Comunale, con la fattiva collaborazione di più soggetti. La programmazione di Comacchio by night -prosegue l’Assessore Pattuelli -, rientra a pieno titolo in una promo-commercializzazione del territorio, che punta a valorizzare il centro storico. Esso merita, infatti, di essere scoperto e visitato non solo per l’atmosfera che lo avvolge, per la sua bellezza, legata alle emergenze monumentali e paesaggistiche, ma anche per un evento che può renderlo ancor più attrattivo, sia per i residenti, che per i turisti.”
La conclusione negli aspetti più tecnici del direttore generale Ascom Confcommercio, Davide Urban che da sempre ha creduto nel progetto Comacchio by Night: “Anche quest’anno abbiamo realizzato un ampia proposta un ampio ventaglio di iniziative, rigorosamente i venerdì a partire dalle ore 21 circa: il primo sarà il 29 di giugno l’ultimo il 7 settembre proponendo appunto un’ampia scelta di argomenti in grado sì di intrattenere e divertire ma nello stesso tempo di avviare una riflessione affinché la vacanza a Comacchio e sulla Costa non sia solo puro svago ma punti all’intrattenimento come momento consapevole”. Nel corso poi della Comacchio by Night, Ascom premierà alcuni associati che si sono distinti per il loro ruolo e la loro dedizione a favore del commercio e turismo nella città del Trepponti: tra questi il primo sarà proprio il Bar Ragno (premiato il prossimo 6 luglio): il pubblico esercizio è stato fondato nel 1948 da Gino e Delia Fogli ed oggi gestito con dedizione e passione dai figli Antonio e Anna.
Da segnalare proprio in apertura la serata (il 29/06) con il grande ciclismo nel racconto del giornalista e storico locale Luciano Boccaccini (Bar Ragno, ore 21.15); una comunità viva ed ancorata alle sue radici ma che guarda al futuro, una città che si racconta attraverso le sue associazioni protagoniste ogni venerdì (Torre dell’Orologia). E poi le aperture serali di quello scrigno di storia che è il Museo del Delta Antico ed ancora musica, giochi ed animazioni per i più piccini a cura della coop sociale Girogirotondo (piazza Folegatti). Ed ancora visite guidate in notturna al museo dei Marinati ed ancora mostre di arte, fotografia, esibizioni di gruppi musicali, Comacchio vista dall’acqua sulle sue caratteristiche imbarcazioni a fondo piatto (le Batane), il racconto delle eccellenze del Delta del Po…
Ma non mancherà l’alta moda con con Comacchio Star Fashion e l’immancabile sfilata in notturna sugli scalini del Trepponti (10 agosto) o gli incontri con i grandi personaggi che hanno reso illustre la città: ad esempio la maratoneta Laura Fogli (sempre il 10 agosto),. Chiusura a tempo di rock in collaborazione con l’iniziativa – Note di Settembre, ideata e voluta dall’Amministrazione comunale – il 7 settembre, serata conclusiva di Comacchio by Night, con l’esibizione di Cristiano Godano (band Marlene Kunzt). Un impegno ad allungare la stagione con un concerto della Corale Trepponti il 13 ottobre in occasione della gustosa Festa dedicata all’Anguilla.

Ufficio Stampa – Ascom Ferrara

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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