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da: ufficio stampa Smart Dock

Puliamo la darsena! è la seconda iniziativa del programma 2016 di ‘Smart Dock’. Domenica 15 maggio, dalle 9.30 alle 12.30 siete tutti invitati a partecipare alla pulizia di un tratto di verde pubblico sulla darsena di San Paolo in prossimità degli ex magazzini fluviali di Ferrara, via Darsena, 57. Questo tratto del lungo fiume, precedentemente utilizzato come molo e ricovero di barche, è rimasto per molti mesi abbandonato. Per avviare un processo di rigenerazione ‘dal basso’ è importante che spazi dimenticati dalla città tornino ad essere familiari. Prendersi cura insieme di un luogo pubblico è la maniera più efficace per riappropriarsene.

Si consiglia ai partecipanti di avere un abbigliamento adeguato e di portare un paio di guanti da lavoro.

L’iniziativa ‘Puliamo la darsena!’ è promossa dal Comune di Ferrara in collaborazione con i partner del progetto ‘Smart Dock’, l’ASP Centro Servizi alla Persona di Ferrara, le Guardie Giurate Ecologiche Volontarie, l’Unione Pescatori Estensi e con il supporto tecnico di HERA.

‘Smart Dock’ è un progetto coordinato dall’APS Basso Profilo iniziato nel marzo 2015 e che si svilupperà da maggio a dicembre 2016 grazie al contributo regionale del bando ‘Giovani per il territorio’, promosso dall’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna. L’obiettivo di ‘Smart Dock’ è quello di avviare a Ferrara con i cittadini, le associazioni e l’Amministrazione un percorso di sensibilizzazione alla gestione e riorganizzazione dello spazio pubblico del fronte fluviale come luogo d’incontro e socializzazione intergenerazionale. Esito di questo percorso sarà la definizione di un regolamento, ‘Fiume bene comune’, e la creazione di un progetto pilota di gestione della darsena di Ferrara in grado di mettere al centro la comunità locale.
Il progetto ‘Smart Dock’ si svilupperà secondo tre linee d’azione: consapevolezza, cioè raccolta di materiale storico e documentario (fotografie, cartografie, testimonianze orali) relativo al paesaggio fluviale urbano e periurbano, e attività didattiche rivolte ad adolescenti e bambini; familiarità, quindi azioni programmate con regolarità presso la darsena di San Paolo in modo che questo luogo possa essere percepito come familiare da chi vive la città (eventi musicali, attività ludiche, attività sportive); sguardo laterale, cioè un percorso in grado di determinare un cambio di prospettiva nella percezione del valore del fiume a Ferrara, attraverso un percorso di urbanistica partecipata e un evento site-specific per la darsena.

‘Smart Dock’ è un progetto

a cura di: Consorzio Wunderkammer, APS Basso Profilo, AMF-Scuola di Musica Moderna, APS Encanto, Associazione Fiumana, ASD Canoa Club Ferrara, Citer-Dipartimento di Architettura UNIFE, banCO

con il contributo di: Regione Emilia-Romagna, Istituto Beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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