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Ferrara film corto festival

Ferrara film corto festival


Da: Ufficio Stampa Arci Ferrara

Martedì 10 dicembre ore 21.00, regia di Beniamino Barrese (Italia, 2019 – 96′). Al termine, incontro con Benedetta Barzini. Il film fa parte della rassegna “Riusciranno i nostri eroi – I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico”. Ingresso 5 euro.

Dopo le proiezioni nelle sale di tutto il mondo – da Copenhagen a Boston, a Shanghai e Londra – “La scomparsa di mia madre” di Beniamino Barrese arriva al Cinema Boldini di Ferrara martedì 10 dicembre alle ore 21.00, grazie alla distribuzione italiana Reading Bloom e Rodaggio Film. La proiezione speciale fa parte della rassegna “Riusciranno i nostri eroi. I nuovi autori del cinema italiano incontrano il pubblico” promossa da FICE Emilia-Romagna e vedrà la presenza in sala della protagonista Benedetta Barzini. Modella iconica negli anni Sessanta, volto del primo numero di Vogue Italia, immortalata negli scatti di Richard Avedon e Irving Penn, questo docufilm racconta il percorso che ha portato la musa di Andy Warhol e Dalí a sposare la causa femminista, diventando scrittrice e docente controcorrente di Antropologia della moda, fino al ritiro dalle scene a 75 anni perché stanca degli stereotipi in cui il sistema l’aveva costretta.

Il suo sogno, che dà origine al film, era di lasciare tutto per raggiungere un luogo lontano, dove scomparire. Turbato da questo desiderio radicale il figlio Beniamino Barrese, fin da bambino fotografo e cineamatore, decide di debuttare alla regia tramandandone la memoria grazie a riprese quotidiane. Inizia così un’intensa battaglia con la madre per il controllo della sua immagine, uno scontro che sfocia nel politico lasciando trasparire concezioni opposte della rappresentazione di sé.

Unico titolo italiano all’ultimo Sundance, vincitore del Premio Tasca d’Oro al Salina Doc Fest, del Women in Film Award Italia e della Menzione Speciale Giuria Italia al Biografilm, ora nominato ai prestigiosi European Film Awards, il film è un racconto senza finzione. È il “ritratto di una donna in rivolta” come scrive il New York Times “che svela il lato ferocemente politico del nostro privato.”

La scomparsa di mia madre, infatti, non vuole essere biopic di fiction né documentario informativo, celebrativo o testamentario. Anzi, è quasi chirurgico nel non dare coordinate su famiglie e parentele, e sbrigativo nel sintetizzare il periodo newyorkese trascorso a braccetto con star dell’arte e del jet set. È molto concentrato sulla ricerca di riappropriazione di un’immagine nella sua autenticità, sul tentativo di sottrarre un viso, un corpo, allo sguardo del sistema moda e alla sua rappresentazione convenzionale per restituirlo ai momenti più ordinari, agli atteggiamenti meno glamour.

“Ho passato la vita a filmare e fotografare mia madre, senza sapere perché.” Spiega il figlio – regista. “È stata la mia prima modella, la mia preferita. Quando mi ha detto di aver deciso di andarsene e di non tornare mai più, ho capito che non ero pronto a lasciarla andare”.

Per informazioni:
Sala Boldini, via Previati 18 – Ferrara
www.cinemaboldini.it – www.arciferrara.org
Tel. Cinema (sera) – 0532.247050
Arci Ferrara – 0532.241419

Ferrara film corto festival

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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