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Da: Biosfera Delta Po

Si terrà presso l’Istituto Remo Brindisi a Comacchio

Nell’edizione 2018 la Biosfera Delta Po ha vinto il concorso UPVIVIUM – Biosfera Gastronomica a Km zero con il menu del Bettolino di Foce. Con l’appuntamento di lunedì 26 presso l’Istituto Remo Brindisi di Comacchio inizia la nuova sfida del 2019, alla quale parteciperanno due Riserve di Biosfera in più: oltre a “Delta del Po”, “Appennino Tosco-Emiliano”, “Alpi Ledrensi e Judicaria”, si aggiungono “Sila” e “Isole di Toscana”. L’edizione 2018/19 del concorso metterà in primo piano il PANE, i companatici e le ricette della tradizione che, nella preparazione, hanno questo prodotto alimentare come ingrediente rilevante.

Il 26 ci sarà la giornata di formazione gratuita con gli chef della Scuola Internazionale di Cucina Italiana ALMA, che anche quest’anno è partner del progetto. Per motivi organizzativi è gradita la registrazione all’evento.

Lunedì 26 novembre 2018
ore 14.30-17.30
Istituto Di Istruzione Superiore Remo Brindisi
Via Matteo Maria Boiardo, 10
Lido degli Estensi, Comacchio (FE)

Programma
14.30 – 15.30: benvenuto, lettura e spiegazione del regolamento del concorso (referente ALMA)

15.30 – 17.00: lezione a cura dello Chef ALMA Fulvio Vailati Canta, lo chef interpreterà una ricetta basandosi su una delle diverse modalità di utilizzo del pane in cucina. TEMA: Il pane in cucina e le sue differenti declinazioni;

17.00 – 17.30: conclusione e consegna attestati.

ALMA rilascerà un attestato ai partecipanti che si saranno registrati qui

Lo chef Fulvio Vailati Canta
Fulvio Vailati Canta è un lodigiano con un passato sui generis e una mente in continua evoluzione. Diplomato come perito elettrotecnico, intravvede nel settore della veterinaria un possibile scorcio per il suo futuro. Poi, la chiamata al mondo della gastronomia gli arriva in sogno, sussurrata dal nonno. La sua intraprendenza e modernità destano il sonno di Vailati che senza bisogno nemmeno di guardarsi allo specchio decide di cambiare vita, entrando per la prima volta in una cucina. I 3 anni successivi trascorrono con leggerezza e si rivelano pieni di soddisfazioni per Fulvio che tra pentole e fornelli sembra essere davvero felice.

Curiosità, ricerca di nuove sfide e coraggio lo spingono nel 2011 ad iscriversi al Corso Superiore di Pasticceria di ALMA. “Era una materia che non capivo. Mi era capitato di dover lavorare in pasticceria al ristorante ma mi limitavo a eseguire senza capire cosa stessi facendo. Non riuscivo a digerire questa cosa”. Detto fatto, Vailati Canta si ritrova di nuovo dietro i banchi di scuola e capisce che la materia che aveva deciso di approfondire diventerà a breve la compagna di una vita. Lo stage presso le Calandre si trasforma in un soggiorno di 3 anni dopo i quali, tra continue ricerche e sperimentazioni, decide di tornare in quel di Colorno come docente e responsabile della pasticceria del Corso Superiore di Cucina Italiana.

Per maggiori informazioni è possibile scrivere a info@biosferadeltapo.org

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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