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Da organizzatori

In occasione della programmazione al Teatro Comunale di Ferrara dello spettacolo Pride, che è stato presentato dal 26 la 29 gennaio scorsi, il Centro Documentazione Donna organizza un incontro, che col titolo Pride vs Prejudice, Marino Buzzi condurrà parlando di omofobia e bullismo.

L’incontro fa parte di quelli che il CDD organizza come eventi collaterali alle stagioni di prosa del Comunale ed era stato messo in calendario già dalla primavera scorsa, quando era stato deciso il programma della stagione di prosa 2016-2017 ma, quando in autunno al CDD si è deciso di dedicare un ciclo di incontri al tema della diversità – “Alle origini della diversità” – si è visto che Pride vs Prejudice bene si inserisce anche in quest’altra serie di incontri.

Pride vs Prejudice, col suo titolo che parafrasa e omaggia Jane Austen, tratta di una delle tante diversità che la cultura patriarcale ha creato. Nello spettacolo diretto e interpretato da Luca Zingaretti molti sono gli spunti di riflessione che Marino Buzzi discuterà, a partire dal senso di paura che la società non inclusiva genera in coloro che vengono considerati diversi o non uniformati al pensiero comune.

La paura di essere giudicati, respinti, isolati a volte perseguitati, offesi, picchiati, uccisi.

Malgrado i cambiamenti che si sono verificati nella seconda metà del Novecento, ancora oggi permangono delle chiusure nei confronti dell’omosessualità, di cui il bullismo crescente è in parte una conseguenza.

Marino Buzzi, librario e scrittore, ha collaborato in passato con le edizioni Tufani e con la rivista «Leggere Donna» e il suo primo romanzo, “Confessioni di un ragazzo perbene”, è stato pubblicato proprio dalle edizioni Tufani nel 2011. Sono seguiti: “Un altro bestseller e siamo rovinati” (Mursia 2011), “L’ultima volta che ho avuto sedici anni” (Baldini & Castoldi 2015 ) e, uscito di recente, “L’uomo che cade” (Mursia 2016 ). Marino Buzzi pubblica anche una pagina facebook e un blog, “Cronache dalla libreria”, molto seguiti.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it