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Da: Organizzatori
SI SVOLGERA’ SABATO 4 MAGGIO ALLE ORE 11.00 PRESSO IL R&B CONTE PIETRO – VIA DEI CALZOLAI, 293 – LOCALITA’ FRANCOLINO – FERRARA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO :
“100 DONNE CHE CAMBIERANNO L’ITALIA” PUBBLICAZIONE KKIEN . STATI GENERALI DELLE DONNE – editing Marta Ajo’.
Angela Travagli – Consulente del Lavoro (Componente Comitato Scientifico degli Stati Generali delle Donne), Isa Maggi – Commercialista (Presidente Stati Generali delle Donne) saranno presenti per dare una narrazione del movimento degli SGD nato nel 2014 a Roma presso il Parlamento Europeo , diffusosi in tutte le Regioni italiane dando vita a progetti e proposte di un nuovo modello di sviluppo per uscire dalla crisi con governance femminile, in un percorso articolato da Expo 2015 a Matera 2019.
Con questo volume si vogliono mettere in evidenza le competenze femminili , uno dei motori trainanti lo sviluppo del nostro Paese. Ogni donna racconta di sé, dei propri progetti, a seconda delle proprie esperienze e formazione professionale smarcandosi dal burocratico curriculum. Oltre alle lauree conseguite, titoli di studio e competenze acquisite, emerge anche un vissuto, un impegno sociale, culturale e famigliare.
Il progetto voluto dagli Stati Generali delle Donne e da Isa Maggi, vuole far emergere non solo i meriti ma anche le proposte che le donne vogliono mettere a disposizione del loro Paese, c’è sempre più necessità di dare rappresentanza alle richieste della società, in termini di legislazione, politiche economiche e di cultura trasversale, nonché di rappresentanze istituzionali guidate da persone che abbiano acquisito esperienza territoriale, specialisti formati e a contatto con la società e i suoi bisogni.
Durante la mattinata interverranno anche Roberta Bortolucci (Life &Business Coach – Comitato Scientifico SGD) e Maria Luisa Di Pinto (Networker Professionista SGD) tra le 100 Donne che cambieranno l’Italia , Nicoletta Marin Gentilini (imprenditrice settore arredamenti ecosostenibili – Comitato Scientifico SGD) e Angela Travagli che presenterà un abstract dell’intervento tenuto a Matera sul benessere organizzativo e una breve analisi a commento dell’Osservatorio della Fondazione Studi dei Consulenti del Lavoro sull’occupazione femminile
Modererà l’incontro Federico Di Biseglie (giornalista de Il Resto del Carlino).
Nel corso della mattinata verranno consegnati tre riconoscimenti a “Donne che ce l’hanno fatta”: nello Sport Luciana Boschetti Pareschi, nella vita e come imprenditrice Rita Riserio Do Carmo, e come professionista e scrittrice Maria Giovanna Ascanelli (quinto posto Premio Letterario Città di Castello).
Verranno presentati i progetti avviati dagli SGD, Panchinerosse, “Adotta una lavoratrice” e consegnato il “Patto per le Donne”, col quale si chiede che Uomini e Donne siano partners alla pari per un bene comune. Italia Faster Società di Servizi e Formazione sarà partner dell’evento.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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