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Da: Ufficio Stampa Ascom Ferrara
“Pronto Lavoro” ossia Ascom Confcommercio si fa in due per sostenere le imprese della costa; l’incontro promosso oggi (12/04) al Lido degli Estensi all’Hotel Plaza lancia un nuovo servizio. Dopo il saluto del presidente di Ascom Comacchio Gianfranco Vitali che ha sottolineato l’importanza di un pomeriggio “di lavoro concreto ed operativo a fianco delle imprese”, la parola è passata a Davide Urban direttore generale di Ascom Ferrara: “La nostra associazione raddoppia il suo intervento ed oltre alla tradizionale presenza a Comacchio aggiungiamo a Porto Garibaldi lo sportello Pronto Lavoro che sarà operativo dall’8 maggio: ovvero assistenza e consulenza concreti e puntuali sul mondo della formazione e del lavoro per le imprese turistiche e non solo e che sarà aperto per l’imminente stagione balneare il mercoledì dalle ore 9 alle 12.30 negli spazi di Lorecasa in via Anita 26/C.”
A seguire gli interventi tecnici coordinati dalla responsabile dell’Ufficio Lavoro e Paghe di Ascom, Roberta Mori:”Con questo sportello incrementiamo un servizio ancora più personalizzato e disegnato sulle esigenze specifiche di ogni impresa specie del settore turistico dove i picchi stagionali necessitano di risposte adeguate e tempestive e che siano oggettivamente realizzabili e sostenibili da aziende spesso a conduzione familiare: un lavoro sempre più consulenza sugli istituti più noti come ad esempio il lavoro a chiamata oppure il part time. Una gestione a tutto tondo del personale dipendente che diventa ancora più semplice e razionale adottando i nostri specifici strumenti web (gestione presenze, normativa lavoro, analisi e proiezioni costi…) racchiusi sotto il termine di Bussola del Lavoro ed ancora proponendo strumenti innovativi sul tema del welfare aziendale che è un utile elemento per motivare e fidelizzare il dipendente”. Un servizio Lavoro e Paghe che si rafforza ulteriormente con la presenza di specialisti esterni sul piano legale con gli avvocati Luca Massari e Massimo Sgarbi.
Un pomeriggio che ha riscosso particolare attenzione tra gli imprenditori intervenuti affrontando poi i temi: “Dell’ apprendistato professionalizzante da un lato e dall’altro quello di uno specifico bando formativo (in scadenza il 31/05) – ha aggiunto la direttrice di Iscom Ferrara (ente formativo di Confcommercio) che permetterà alle imprese di dare formazione al proprio personale senza di fatto sostenere alcun costo, insomma uno strumento importante e significativo”.
Il pomeriggio si è poi concluso con le informative di Rita Cavicchi (Uffici Credito Ascom) sui bandi in essere da parte della Camera di Commercio: “Il primo sull’alternanza scuola lavoro per l’inserimento degli studenti nelle imprese e che prevede un contributo fino a 3500 euro e quello relativo alla digitalizzazione delle stesse con fondi previsti fino ad un massimo di 10250 euro”. Di particolare interesse poi le anticipazioni sull’avviso pubblico, imminente, delle Regione: “Un bando dai contenuti particolarmente innovativi per rilanciare e migliorare la ricettività e l’intrattenimento turistici e che comporterà un doppio binario congiunto: garanzie sull’accesso al credito e contributi fin ad un massimo del 20% sul totale dell’investimento realizzato”.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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