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da: ufficio comunicazione Comune di Copparo

Copparo – Premiato il Giardino della Cremazione di Gecim

Premio di architettura al Giardino della Cremazione di Gecim, si tratta del Concorso nazionale di Architettura organizzato da Confindustria Ceramica e giunto quest’anno alla sua quinta edizione.
Il concorso è rivolto a tutti gli architetti e interior designers residenti in Italia che hanno realizzato progetti con uso di piastrelle di ceramica italiane completati tra gennaio 2013 e gennaio 2016 e premia la migliore realizzazione con piastrelle di ceramica italiane nelle categorie: edifici residenziali, commerciali, istituzionali.
La giuria era composta da Sebastiano Brandolini architetto, docente universitario, critico di architettura; Michele Capuani architetto, designer, docente al Politecnico Milano, critico di architettura; Cino Zucchi architetto di fama internazionale, docente ad Harvard.
Il vincitore nella categoria Istituzionale è stato l’architetto Mauro Crepaldi di Patrimonio Copparo, progettista del nuovo polo cimiteriale Giardino della Cremazione. A consegnare il premio all’architetto Crepaldi, Stefano Boeri, vincitore lo scorso anno del premio speciale con il suo “Bosco verticale”.
Nella motivazione al premio si legge: “il progetto è stato giudicato un intervento di grande equilibrio tra il luogo e la natura preesistente. Il cimitero tradizionale è disegnato e “composto” attraverso un linguaggio assoluto nelle forme e dimensioni, ovvero un volume puro e neutro realizzato in lastre ceramiche di tonalità variabile dal beige al grigio. Le bande verticali della facciata s’inseriscono armonicamente con gli altri materiali, permettendo un dialogo fitto e intenso con la sala del Commiato.
Sullo sfondo la natura riprende la sua centralità attraverso una duna verde, proseguimento del parco antistante.” La premiazione si è svolta a Bari in occasione di una conferenza su ceramica e architettura presso Villa De Grecis.
Da sottolineare il fatto che il progetto di Copparo è l’unico elaborato da un ente pubblico e realizzato in Italia, infatti il vincitore del progetto per la categoria “Commerciale” ha realizzato l’opera in Francia, mentre il vincitore per la categoria “Residenziale” ha realizzato il suo progetto in Grecia ed entrambi realizzati da studi di architettura di livello internazionale.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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