Skip to main content

da: Prefettura di Ferrara 

PREVENZIONE E CONTRASTO ALLE INFILTRAZIONI CRIMINALI NEL TESSUTO SOCIO ECONOMICO LOCALE ED INTENSIFICAZIONE DEI CONTROLLI ANTOMOVIDA SUL TAVOLO DELLA ODIERNA RIUNIONE TECNICA DI COORDINAMENTO PRESIEDUTA DAL PREFETTO MICHELE CAMPANARO

 Il Prefetto Michele Campanaro ha presieduto stamane a Palazzo don Giulio d’Este una Riunione Tecnica di Coordinamento per fare, da un lato, il punto sulla attività di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi connessi alla fase di emergenza pandemica e, dall’altro, per definire le strategie applicative delle misure di contenimento del contagio disposte con il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 13 ottobre scorso, in vigore da oggi.

Alla riunione erano presenti il Questore Cesare Capocasa, il Comandante provinciale Carabinieri Gabriele Stifanelli, il Comandante provinciale interinale della Guardia di Finanza Luigi D’Abrosca e il Direttore della Sezione Operativa D.I.A. di Bologna Aniello Mautone.

L’odierno momento di riflessione si pone in stretta correlazione con gli obiettivi del Protocollo d’Intesa sottoscritto in Prefettura il 12 ottobre scorso da tutti i principali attori del mondo imprenditoriale locale, con il coinvolgimento delle articolazioni regionali di Banca d’Italia e ABI, volto a dare respiro al circuito economico locale attraverso la previsione di iniziative tese ad agevolare l’accesso ai finanziamenti governativi.

In un contesto caratterizzato, quindi, da importanti flussi di liquidità immessi dalle banche nel circuito economico attraverso linee di credito alle imprese per favorirne la ripresa, il Prefetto ha invitato i vertici territoriali delle Forze di Polizia ed il Direttore regionale della DIA a porre in essere massima attenzione all’attività informativa preordinata a prevenire le infiltrazioni della criminalità organizzata, attraverso un’accurata valutazione di tutti i possibili indicatori di rischio di condizionamento dei processi amministrativi, ad iniziare da quelli relativi all’assegnazione degli appalti.

“Le relazioni che mi sono state illustrate oggi dai vertici delle Forze di Polizia dicono di un quadro della situazione confortante, ove, diversamente da altri contesti regionali, il tessuto socio economico locale appare non interessato da un radicamento del crimine organizzato, né allo stato si segnalano evidenze riguardanti l’odioso fenomeno dell’usura – ha sottolineato il Prefetto – Questa circostanza non deve assolutamente costituire motivo per abbassare la guardia, ma darci al contrario ulteriore stimolo per sviluppare più efficaci sinergie sul piano degli scambi informativi, che risultano fondamentali per le analisi sviluppate in seno all’Ufficio Antimafia della Prefettura. A questo proposito, ho disposto una intensificazione dell’attività del Gruppo Interforze Antimafia – G.I.A. presso la Prefettura, per supportare l’attività istruttoria finalizzata all’esame delle certificazioni antimafia, valorizzandone l’attività di analisi e approfondimento”.

In relazione al secondo punto sviluppato nella seduta odierna, circa le misure urgenti di contenimento del contagio introdotte con il decreto presidenziale del 13 ottobre scorso, il Prefetto ha disposto, con immediato effetto, l’intensificazione dei controlli sui luoghi della movida cittadina. “Da oggi le attività dei servizi di ristorazione sono consentite sino alle ore 24.00 con consumo al tavolo e sino alle ore 21.00 in assenza di consumo al tavolo – ha ricordato il Prefetto – Si tratta di misure necessarie a contenere la crescita esponenziale di un virus che corre veloce in mezzo a noi. Per questo, oltre ai controlli che abbiamo intensificato immediatamente, confido nella piena responsabilità di tutti i ferraresi per il rispetto delle nuove misure” .

Ferrara, 14 ottobre 2020

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it