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Da: IBO Italia
PORTE APERTE A CASA IBO
Il 23, 24 e 25 maggio tre giorni di inaugurazione della nuova sede di IBO Italia presso la ex Scuola Banzi.

Casa IBO, la nuova sede di IBO Italia in Via Boschetto 1, inaugura con una tre giorni di appuntamenti pensati per ringraziare tutti quelli che hanno sostenuto la ristrutturazione, per far conoscere e vedere dal vivo la nuova sede, per dare tutte le informazioni su opportunità di volontariato o collaborazioni, per presentarci a chi vive nel quartiere o per riabbracciare volontari che tornano a trovarci a Ferrara dopo anni.

Trasformare la ex Scuola Banzi, che versava da anni in stato di completo abbandono, in un punto di riferimento per volontariato giovanile, è stata ed è tuttora una sfida. La nascita di CASA IBO, è stata un’opera di più di un anno, paziente, sostenibile, sobria e organizzata, resa possibile da tante persone e aziende che hanno contribuito ai lavori necessari. Grazie ad un sapiente mix di ditte e professionisti specializzati, giornate di pulizie comuni con tanti giovani e la presenza costante di volontari per le opere quotidiane di ripristino, quello che era un luogo fatiscente è ormai una struttura che ha già iniziato ad ospitare le prime attività.

“Era un sogno – afferma Dino Montanari, direttore di IBO Italia – Non solo poter contare su una sede nuova. Ma far rinascere un luogo dove respirare speranza e futuro. Dove parlare di pace, partecipazione, volontariato, cooperazione fra i popoli, impegno a non escludere e non lasciare indietro nessuno. Non sempre è stato facile, non sempre è stato semplice. Ma è adesso che inizia questa avventura, grazie a tanti e insieme a tutti”.

Tornando al programma della tre giorni, giovedì 23, alle ore 11,00 si terrà il simbolico taglio del nastro alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, della Diocesi e del mondo del volontariato. Un momento di inaugurazione ufficiale e di saluto, seguito da un piccolo rinfresco a cura dell’associazione Lo Specchio.

Il giorno successivo, venerdì 24 maggio, alle ore 17,00 si terrà l’annuale Assemblea dei Soci di IBO Italia, chiamata a approvare i Bilanci dell’associazione e a delineare le strategie future. Dalle 19 è previsto poi un aperitivo conviviale.

Sabato 25, dalle 10 alle 17, sarà il momento dedicato a incontrare le tante persone che vogliono saperne di più su IBO Italia e CASA IBO e i tanti volontari di oggi e di ieri provenienti anche da fuori Ferrara. Un’intera giornata per conoscere di più gli spazi, approfondire progetti e attività, proporsi come volontari, attivare modalità di sostegno, immaginare collaborazioni, segnalare bisogni o nuove iniziative. Per l’occasione alle 11,30, nei locali di CASA IBO, è prevista la celebrazione della Santa Messa.

Per dare modo di organizzare al meglio gli appuntamenti, soprattutto nella giornata di sabato 25, chi avesse già in programma di passare da CASA IBO può segnalare la propria adesione ai contatti: 0532 096509 o info@iboitalia.org.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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