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Da: Ilenia Franchi

Pomeriggi del cuore, edizione digitale: il nuovo appuntamento per l’Alta Formazione in ambito cardiologico con gli specialisti di Maria Cecilia Hospital

Gli incontri hanno l’obiettivo di discutere lo stato dell’arte della medicina e della chirurgia

Cotignola (RA), novembre 2020 – Per una sanità aggiornata in merito alle novità e all’innovazione è importante creare momenti di formazione e confronto tra gli esperti. Tornano dunque i Pomeriggi del Cuore in una nuova veste totalmente digitale: con un collegamento online da Maria Cecilia Hospital, Ospedale di Alta Specialità, il nuovo appuntamento di Alta Formazione in ambito Cardiologico, organizzato organizzato dai Prof. Roberto Ferrari, Prof. Claudio Rapezzi e Prof. Antonio Colombo, è in programma per giovedì 26 novembre.

I relatori dell’evento sono i docenti di Cardiologia dell’Università di Ferrara e i direttori dei reparti di Cardiologia degli Ospedali della Romagna. “Continuano gli aggiornamenti culturali a Maria Cecilia Hospital con nuove modalità al passo con i tempi in cui viviamo – commentano i responsabili scientifici del progetto –. Emerge sempre più la necessità di un dialogo e l’importanza di sinergie fra tutti i professionisti del mondo cuore per una discussione costruttiva che porti ai massimi benefici per i pazienti che ci troviamo a curare tutti i giorni”.

L’appuntamento digitale di giovedì prossimo si svolgerà in 90 minuti, compreso di domande e risposte, e sarà incentrato sulla MitraClip: si tratta di un sistema innovativo per la riparazione percutanea della valvola mitrale del cuore, una procedura che sta cambiando il quadro clinico dei pazienti affetti da scompenso cardiaco.

Maria Cecilia Hospital è difatti centro di riferimento a livello nazionale per il trattamento mininvasivo delle valvole cardiache.

Anche questo appuntamento dei Pomeriggi del cuore vuole essere un incontro di Alta Formazione rivolto a cardiologi del territorio, cardiologi specializzandi, medici di famiglia e si pone l’obiettivo di un aggiornamento e un approfondimento a 360° sulla tematica in discussione.

I seminari e gli incontri dei Pomeriggi del cuore continuano a registrare una grande partecipazione. Con una media di 100 partecipanti a sessione consentono di discutere l’utilizzo delle nuove tecnologie per riscrivere i capitoli fondamentali della cardiologia, rivisitando i pilastri della diagnostica cardiologica e ponendo le basi per la medicina e la chirurgia del futuro.

Dopo l’incontro dedicato alla MitraClip, l’ultimo appuntamento in programma sarà dedicato agli interventi transcatetere sulla valvola tricuspide (data 14 gennaio, TBC).

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Riceviamo e pubblichiamo


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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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