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da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Acque basse a Codigoro

Una pattuglia della Polizia provinciale ha scoperto e sanzionato due pescatori di nazionalità rumena, mentre pescavano illegalmente nel canale Collettore Acque Basse in comune di Codigoro. Un intervento svolto di notte e con una nebbia fittissima, che ha reso molto complicata l’individuazione delle reti. Condizioni meteo molto probabilmente scelte dai bracconieri nella speranza di non essere scoperti.
Ennesimo caso, dunque, di attività illecita messa in atto da pescatori di frodo, in maggioranza provenienti dai paesi dell’Est.
Oltre alle sanzioni per complessivi 2.560 euro, sono stati recuperati 350 metri di reti tipo tramaglio appena poste in acqua, oltre a una barca in alluminio di quasi tre metri e mezzo, con la quale erano state calate le micidiali reti.
Il poco pesce rimasto intrappolato è stato immediatamente liberato.
Sul posto è giunta anche una pattuglia dei Carabinieri a supporto degli agenti provinciali, per contrastare la reazione dei due, oltre a un terzo uomo poco distante su un furgone.
Il mattino successivo, su segnalazione di due pescatori di mestiere del Delta, coinvolti nel progetto di recupero della biodiversità promosso dalla Provincia di Ferrara, una seconda pattuglia è intervenuta per rimuovere altre reti, non avvistate durante la notte perché solitamente sistemate sotto il livello dell’acqua per nasconderle ai controlli della vigilanza. Così a bordo di un’imbarcazione della Polizia provinciale sono stati recuperati altri 500 metri di tramaglio assolutamente identici a quelli sequestrati la notte precedente, per un totale di 850 metri di reti rimosse e poste sotto custodia.
I due pescatori sanzionati nella seconda operazione hanno la residenza a Porto Tolle, mentre il rumeno sul furgone abita ad Adria.
“Ringrazio i colleghi per il continuo impegno nella lotta contro la piaga devastante del bracconaggio – dichiara il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli – e sono particolarmente grato al presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, che ha scritto alla Regione per chiedere misure più incisive di contrasto al saccheggio della fauna ittica e per impedire che i nostri corsi d’acqua si trasformino in terra di conquista indiscriminata”.

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PROVINCIA DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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