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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

La Giunta regionale ha designato i direttori generali delle 14 aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna. I criteri di scelta e gli obiettivi dei nuovi vertici

Nuovi direttori generali per le Aziende del Servizio sanitario regionale. La Giunta regionale ha adottato oggi le delibere di designazione dei quattordici manager (cinque le donne) che guideranno per i prossimi cinque anni le Ausl e le Aziende ospedaliere del sistema sanitario regionale.

“Voglio innanzitutto ringraziare i precedenti responsabili delle direzioni aziendali per il loro lavoro – spiega il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini -, fondamentale in questi anni per la tenuta della qualità dei servizi a fronte di varie difficoltà, a cominciare dal terremoto. La scelta dei nuovi direttori generali è uno dei traguardi che avevo indicato nei primi 100 giorni di governo. Ogni nuovo direttore è stato scelto in un rapporto di dialogo aperto con istituzioni locali e rappresentanze territoriali. Aver raggiunto questo risultato in anticipo – aggiunge Bonaccini – lavorando bene, rapidamente, premiando competenze con una giusta dose di rinnovamento, è un ottimo presupposto per il futuro del Servizio sanitario di questa regione, ovvero per migliorare sempre più le risposte ai bisogni di salute come ci chiedono i cittadini”.

Competenza e conoscenza di aziende e territori sono alcuni dei criteri con cui sono stati individuati. “Abbiamo tenuto conto – dice l’assessore alle Politiche per la salute Sergio Venturi – delle qualità professionali e della conoscenza delle realtà aziendali e dei territori. I nuovi direttori non resteranno in carica più di due mandati ed è aumentata significativamente la presenza di donne sul totale”.

Sul versante dell’assistenza, tra gli obiettivi di mandato dei nuovi direttori generali vi è “il miglioramento sensibile delle modalità di accesso per i cittadini a visite ed esami specialistici, riducendo considerevolmente i tempi di attesa”, sostiene l’assessore. Mentre per quanto riguarda l’ambito amministrativo e organizzativo, Venturi ricorda che “prima di procedere con la razionalizzazione dei servizi assistenziali, le Aziende dovranno migliorare l’efficienza gestionale, ovvero procedere a una riorganizzazione dei settori amministrativi, accorpando e centralizzando tutti gli ambiti per i quali è possibile un’integrazione tra realtà aziendali dello stesso territorio”.

Questi i nuovi direttori generali designati: a Piacenza Luca Baldino (Azienda Usl); a Parma Elena Saccenti (Azienda Usl) e Massimo Fabi (Azienda Ospedaliero-Universitaria); a Reggio Emilia Fausto Nicolini (Azienda Usl) e Antonella Messori (Azienda Ospedaliera Santa Maria Nuova); a Modena Massimo Annicchiarico (Azienda Usl) e Ivan Trenti (Azienda Ospedaliero-Universitaria); a Bologna Chiara Gibertoni (Azienda Usl), Mario Cavalli (Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Orsola-Malpighi) e Francesco Ripa di Meana (Istituti Ortopedici Rizzoli); a Ferrara Paola Bardasi (Azienda Usl) e Tiziano Carradori (Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Anna); a Imola Maria Lazzarato (Azienda Usl) e in Romagna Marcello Tonini (Azienda Usl della Romagna).

Dopo aver già acquisito le intese dei Rettori delle quattro Università regionali, il presidente Bonaccini procederà con i decreti di nomina dei direttori generali delle Aziende Ospedaliero-universitarie, mentre per la nomina dei direttori generali delle Aziende Usl si attendono i pareri positivi delle Conferenze territoriali sociali e sanitarie interessate.

Inoltre, dopo aver acquisito il parere della Commissione Bilancio, affari generali e istituzionali dell’Assemblea legislativa regionale, verranno nominati anche il nuovo direttore generale della Direzione Sanità e politiche sociali e il direttore dell’Agenzia sanitaria e sociale regionale: i nomi proposti dalla Giunta per i due incarichi sono rispettivamente quelli di Kyriakoula Petropulacos e di Maria Isa Moro.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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