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Da: Ufficio Stampa

La Consigliera regionale di Europa Verde Silvia Zamboni: “Non perdiamo i benefici ottenuti in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico nella fase 1 dell’emergenza Covid-19”

Il Gruppo Europa Verde dell’Assemblea legislativa regionale chiede che la cosiddetta Fase 2 dell’emergenza coronavirus sia caratterizzata dall’avvio della svolta verde nel settore della mobilità e dei trasporti sia per non perdere i benefici ottenuti in queste settimane in termini di riduzione dell’inquinamento, sia per promuovere modalità di spostamento sostenibili. Si teme infatti che, a seguito della ripresa delle attività lavorative e dell’allentamento delle restrizioni per l’emergenza Covid-19, molte persone, preoccupate dal rischio del contagio e obbligate a rispettare il distanziamento di un metro, potrebbero abbandonare il trasporto pubblico e scegliere di muoversi in automobile, con inevitabili ripercussioni sul traffico e sulla qualità dell’aria. Per evidenziare tali rischi e proporre soluzioni concrete, la consigliera Verde Silvia Zamboni ha depositato due risoluzioni con cui sollecita la Giunta a mettere in campo politiche e risorse per promuovere la mobilità ciclistica e a rafforzare la figura del mobility manager.

Nella prima risoluzione, incentrata sulla mobilità ciclistica con riferimento prioritario agli spostamenti urbani, si chiede alla Giunta di: 1) rifinanziare la legge regionale 10 del 2017 e di convocare il Tavolo regionale per la ciclabilità al fine di coinvolgere le associazioni del settore nella programmazione del sistema regionale della ciclabilità; 2) incentivare l’acquisto di biciclette (comprese quelle pieghevoli ed elettriche a pedalata assistita) e di monopattini, anche elettrici; 3) coordinare e sostenere, con fondi dedicati, interventi urgenti nei Comuni per la realizzazione di reti ciclabili di emergenza e per l’ampliamento delle aree di transito dei pedoni; 4) prevedere incentivi alle aziende che si doteranno di strumenti (ad esempio piattaforme informatiche) per monitorare le modalità di spostamento dei loro dipendenti; 5) promuovere campagne informative a sostegno dell’uso della bicicletta, prevedendo anche misure premiali per chi passerà all’utilizzo di questo mezzo.

Nella seconda risoluzione la Giunta viene sollecitata a: 1) realizzare un nuovo Piano post-coronavirus della mobilità aziendale in Regione sulla base di una nuova indagine da svolgere tra i dipendenti regionali per promuovere modalità di spostamento ambientalmente sostenibili; 2) dare maggiore impulso all’attività, in capo al mobility manager regionale, di promuovere e coordinare, insieme ai mobility manager d’area, azioni e progetti a supporto della mobilità sostenibile negli spostamenti casa-lavoro del personale aziendale, e casa-scuola, sull’intero territorio regionale.

“Pedalare e camminare per andare al lavoro e per gli altri spostamenti cittadini è la soluzione raccomandata anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel vademecum che ha predisposto – dichiara la Consigliera Silvia Zamboni. “Il tema della mobilità post emergenza deve essere messo al centro dell’agenda politica: in queste settimane nella popolazione è cresciuta la sensibilità per i temi della mobilità. Servono interventi urgenti sia per rendere il Tpl su gomma e su ferro compatibile con la sicurezza anti-contagio, sia per promuovere modalità di mobilità sostenibile nelle nostre città. A tal fine – conclude Zamboni – proponiamo anche un maggiore coordinamento dei mobility manager per rendere efficaci nei territori le misure che incentivano l’uso del Tpl su gomma e su ferro, della bicicletta e di altri mezzi non inquinanti per gli spostamenti casa-lavoro e casa-scuola”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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