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Da: Regione Emilia Romagna

Il presidente della Regione e il sindaco di Bologna e della Città Metropolitana al presidente del Consiglio e al ministro: “Procedura oltremodo scorretta. Nessun coinvolgimento quando lo scorso 24 ottobre il ministro aveva assicurato il contrario, con una soluzione condivisa, e ci aveva chiesto pochi giorni di tempo per un nuovo incontro nel quale esaminare il progetto. Incontro mai avvenuto e che adesso è ancora più urgente”

Bologna – Uno “strappo istituzionale molto grave”, per una procedura “oltremodo scorretta”. Il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il sindaco di Bologna e della Città Metropolitana, Virginio Merola, esprimono il loro “stupore e sconcerto” appena appresa la notizia che il Ministero delle Infrastrutture avrebbe trasmesso a Società Autostrade per l’Italia un nuovo progetto alternativo sul Passante di Bologna senza informare in alcun modo i territori interessati a un’opera fondamentale per la mobilità locale, regionale e nazionale. Reazione che hanno messo nero su bianco in una lettera inviata immediatamente al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al ministro Danilo Toninelli per avere chiarimenti su quanto successo.
“Se la notizia fosse confermata si tratterebbe di uno strappo istituzionale molto grave, non risultando coinvolti in alcun modo né la Regione Emilia-Romagna né il Comune, né la Città Metropolitana di Bologna- scrivono Bonaccini e Merola nella missiva-. Vogliamo peraltro ricordare come, per l’unico progetto formalmente esistente, risulti in corso una procedura amministrativa (Conferenza dei servizi) che, ancorché sospesa in modo unilaterale dallo stesso Ministero, non si è mai conclusa”.

“La cosa risulterebbe infine oltremodo scorretta- proseguono presidente e sindaco- perché il 24 ottobre scorso, in un incontro convocato al Mit, il ministro Toninelli aveva assicurato alla Regione e agli enti Locali coinvolti la piena intenzione di collaborare con le istituzioni e le rappresentanze del territorio per identificare le soluzioni più condivise, assumendo peraltro l’impegno di aggiornare l’incontro a distanza di pochi giorni”, tempo in più che sarebbe servito al dicastero per “ultimare l’analisi della documentazione” richiesta alla stessa Società Autostrade.

“Inutile dire come l’impegno sia rimasto inevaso da oltre un mese, salvo apprendere oggi che Regione e Comune risulterebbero completamente scavalcati. Confidiamo- concludono Bonaccini e Merola- che la cosa possa essere tempestivamente chiarita in un incontro che, ora, risulta ancor più urgente”.

Anche alla luce del fatto che per il primo incontro sulle infrastrutture dell’Emilia-Romagna, a inizio ottobre, Toninelli si è reso disponibile dopo oltre quattro mesi dall’insediamento, di fronte alla richiesta di tutte le parti sociali e dei territori di procedere con le opere programmate.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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