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Paola Peruffo contro la decisione del Comune di non coinvolgere le farmacie private nell’operazione ‘certificati on line’, ma le sole comunali

da: Paola Peruffo, Consigliere Comunale

Sulla questione della digitalizzazione dei certificati scaricabili on line interviene il consigliere comunale F.I Paola Peruffo, facendosi anche portavoce delle istanze dell’Associazione Titolari di Farmacia della Provincia di Ferrara. «Non è certamente in discussione la bontà del servizio. Quel che stride, è il coinvolgimento nell’operazione delle sole Farmacie Comunali, giustificato dalla necessità di andare incontro alle esigenze della popolazione anziana. La stessa che si rivolge anche alle farmacie private, che neppure sono state coinvolte e richieste di una disponibilità. Questo crea una sorta di competizione sleale. Significa infatti incentivare i cittadini verso una tipologia di farmacie, dove entrando per una prestazione di norma si fa anche un acquisto. Le private, esattamente come le comunali, svolgono servizi per la collettività, dal Cup allo scarico telematico dei referti. C’è stata dunque una precisa volontà di esclusione. E’ evidente che questo è un modo per salvaguardare l’esistenza, sempre più spesso messa in discussione, delle farmacie comunali. E’ tuttavia in netto contrasto col continuo appello che il pubblico fa al privato per garantire attività e servizi alla città». E Peruffo esemplifica: «Lo stesso costo del materiale pubblicitario per divulgare l’operazione, che porta il logo delle Farmacie Comunali, avrebbe potuto essere calmierato con il contributo delle private, con minore ricorso al danaro pubblico. Anche i privati hanno firmato la Carta dei Principi Ferdermarma Emilia Romagna, che impone di essere sempre più farmacie di servizio e questo implica che la sensibilità non manca». La proposta: «Spero sia stata una dimenticanza. L’Associazione rimane a disposizione per essere contattata e contribuire, per i titolari che lo desiderano, al nuovo servizio messo in campo dal Comune».

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Riceviamo e pubblichiamo



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)