Osteopatia e colpo di frusta
Sono molte le persone che si rivolgono alle esperte mani dell’osteopata per risolvere i problemi e le conseguenze causate da un colpo di frusta. Il colpo di frusta cervicale è infatti uno degli eventi traumatici statisticamente più frequenti negli incidenti automobilistici ed assume pertanto, all’interno di quella vera e propria malattia sociale che è la patologia traumatica dovuta ai sinistri stradali, una notevole rilevanza epidemiologica.

Generalmente si chiamano “colpi di frusta” tutti quei traumi che comportano un’iperflessione ed iperestensione, in maniera violenta, del tratto cervicale, sono un meccanismo accelerativo-decelerativo di trasferimento d’energia sul collo che può conseguire a collisioni anteriori o laterali di veicoli a motore, ma non solo. Il trauma può dar luogo a lesioni dello scheletro o dei tessuti che, a loro volta, possono dare inizio a varie fastidiose manifestazioni cliniche, di differente gravità, che perdurano negli anni se non trattate dall’osteopata.
Le conseguenze di un colpo di frusta interessano soprattutto la muscolatura, i legamenti, i dischi intervertebrali, il sistema vascolare, il sistema nervoso simpatico, le vertebre ed il midollo spinale. Nei casi meno gravi si potranno avere danni legamentosi da stiramento e contusione delle strutture articolari, causati dallo scivolamento delle vertebre, con edema locale e contrattura da riflesso protettivo. Nei casi più gravi si possono verificare rotture dei legamenti, ernie discali cervicali, fratture vertebrali.

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Nuccio Russo
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PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)