Skip to main content

Milioni di persone oggi sono molto preoccupati di migliorare il loro aspetto e di conseguenza spendono una grande quantità di denaro sui loro vestiti, cosmetici e in saloni di parrucchieri. Eppure, la maggior parte delle persone sarebbe d’accordo che una delle qualità più interessanti per una persona è il loro modo di sedersi, stare in piedi e muoversi – o in altre parole, la loro postura. Da bambini molti di noi hanno una postura bella. Si è molto flessibili e si ha grazia nel movimento, ma come si invecchia, tuttavia, è una storia completamente diversa.
Fin dall’età di cinque o sei cominciamo le tensione dei nostri muscoli in risposta alle paure e alle preoccupazioni della vita, e di conseguenza la nostra postura ci logora, spesso molto seriamente. Le nostre spalle diventano curve; il nostro collo diventa rigido e inflessibile, e molti di noi cominciano a sedersi in un modo “insaccato”. Molte persone sanno descrivere la postura come ‘il modo in cui si mantiene diritto… In realtà la postura non è nulla del genere. La postura di una persona dovrebbe essere in continua evoluzione a seconda di quale attività svolgono. Posture innaturali, posture fisse invariabilmente possono arrecare problemi di salute in futuro.

Quello che molti non capiscono è che una buona postura avviene senza sforzo fisico o mentale, solamente l’inadeguata tensione muscolare, che si accumula progressivamente nel corso degli anni, che crea un’interferenza con i riflessi della statica e dinamica, conseguentemente ci si muove in modi da farci apparire goffi. Questo può dare origine a tutta una serie di disturbi comuni come l’artrosi, l’artrite, mal di collo e mal di schiena, sciatica o semplicemente rigidità generale e l’immobilità nella vita adulta. In realtà, molti dei problemi posturali che colpiscono gli adulti possono essere ricondotte ai muscoli tesi del collo che interferiscono con il libero movimento della testa e della colonna vertebrale. Se questa libertà non è presente sarà impossibile avere qualsiasi libertà su qualsiasi altra parte del corpo.

 

Per il mal di schiena è meglio andare dal vostro osteopata il più presto possibile
• Fare regolarmente gli esercizi, che il vostro osteopata saprà consigliarvi
• Stare nella stessa posizione per ore può causare problemi – evitate la gobba da computer
• Durante movimenti ripetitivi, variate il ritmo e fate frequenti pause
• Aggiustate correttamente il sedile dell’autovettura, e nei lunghi viaggi fate delle pause per fare dello stretching 5/10 min.
• Non esagerate con i lavori pesanti, tipo il giardinaggio, non rischiate i vostri dischi intervertebrali
• Osservate la postura dei vostri bambini – non dovrebbero portare borse su di una sola spalla o trascorrere troppo tempo davanti al computer senza fare pause
• Durante la gravidanza, l’osteopatia può aiutare il corpo ad adattarsi ai cambiamenti posturali
• Evitate stiramenti quando sollevate pesi, in special modo bambini e la spesa
• Il vostro letto potrebbe essere la causa del vostro mal di schiena, chiedete al vostro osteopata consigli a riguardo.

tag:

Nuccio Russo

È osteopata ed esperto in tecniche ergonomiche e posturali, studioso e ricercatore in anatomia craniale per lo studio delle cefalee. E’ nato e risiede in Sicilia, opera come consulente in diverse città fra le quali Ferrara, ed è conferenziere internazionale in Biofisica informazionale. Ama lo sport e la cucina macrobiotica.

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it