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da: Ufficio stampa Gruppo Partito Democratico

Una risoluzione PD a firma Caliandro, Calvano, Cardinali e Molinari chiede alla Giunta di attivarsi insieme al Ministero dell’Interno per ridefinire la responsabilità degli Enti Locali proprietari e gestori delle strade laddove sia venuta a mancare la manutenzione per mancanza di fondi.

Il Gruppo PD dell’Emilia-Romagna ha presentato una risoluzione, sottoscritta dai consiglieri Stefano Caliandro, Paolo Calvano, Alessandro Cardinali e Gianluigi Molinari chiedendo alla Giunta di agire, insieme al Ministero dell’Interno per ridefinire la responsabilità degli amministratori locali nei casi di omicidio stradale nei frangenti in cui non sia stato possibile procedere alla manutenzione per mancanza di fondi.

“I nostri amministratori – si legge nel testo – si adoperano al fine di rendere sicure e fruibili le strade pubbliche, svolgendo la manutenzione del tessuto urbano e segnalando le condizioni di pericolo per l’utenza, al fine di esercitare in modo responsabile i compiti di custodia previsti dal codice civile”.
La responsabilità degli Enti Locali per i danni causati dai beni del patrimonio demaniale può essere ricondotta all’interno degli articoli 2043 o 2051 del Codice Civile, che fanno riferimento ad una disciplina profondamente diversa in termini di onere probatorio, costituendo quindi un tema da sempre dibattuto in giurisprudenza con esiti ancora non uniformi.
Inoltre, la legge 41 del 2016 ha introdotto il reato di omicidio stradale che prevede l’applicazione della norma a tutti coloro a cui compete la tutela della sicurezza stradale, quindi anche agli Enti Locali, laddove ci sia una violazione del codice della strada.
“Per gli Enti Locali – commentano i firmatari – soprattutto per i comuni più piccoli, diventa sempre più difficile garantire una manutenzione quantitativamente e qualitativamente adeguata alla rete stradale a causa della contrazione delle risorse disponibili. Ecco perché – proseguono – chiediamo alla Giunta di intervenire, insieme al Ministero dell’Interno, per ridefinire la responsabilità degli Enti Locali laddove le cause del decesso siano da ascriversi ad una mancanza di manutenzione dovuta a una insufficienza di fondi”.
“Le nostre strade devono essere sicure – concludono Caliandro, Calvano, Cardinali e Molinari -, occorre che i cittadini siano tutelati e possano usufruire di una rete stradale sicura ed efficiente e occorre che chi sbaglia sia punito. Ma non possiamo permettere che su tanti nostri amministratori onesti, che si impegnano quotidianamente per garantire la sicurezza delle proprie comunità, ricadano responsabilità che sono al di là delle loro possibilità di intervento”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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