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da: ufficio stampa SBArcheo Emilia-Romagna

E in più, mostre, concerti, rievocazioni storiche e succulente libagioni, un’opportunità da non perdere per trascorrere un Ferragosto speciale riscoprendo la ricchezza culturale del nostro Paese.
Tutti i dettagli su www.archeobologna.beniculturali.it

Anche quest’anno, nel giorno di Ferragosto, la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna offre ai visitatori il suo ricco patrimonio di musei e siti archeologici. Come ormai da copione, il 15 agosto il pubblico troverà aperti tutti i luoghi della cultura archeologici dell’Emilia-Romagna di proprietà del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, con tante iniziative.
Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, aperto dalle 9.30 a mezzanotte, propone l’ormai tradizionale “Ferragosto al Palazzo di Ludovico il Moro”, con ingresso scontato a 1 euro per l’intera giornata.
Oltre alla mostra “Ferrara al tempo di Ercole I d’Este. Scavi archeologici, restauri e riqualificazione urbana nel centro storico della città”, visitabile fino al 28 settembre 2014, il pubblico potrà partecipare a “I luoghi e le anime del Museo”, variegata kermesse organizzata in collaborazione con Bal’danza e il Gruppo Archeologico Ferrarese.
Nel pomeriggio i più piccoli potranno divertirsi con “Bambini, giochiamo?”, proposte di animazione e di laboratori di mosaico con i volontari del GAF.
Dalle ore 21, musica, balli e letture fino a mezzanotte con “Romanze per una mamma”, con il soprano Maria Cristina Osti e il pianista Davide Finotti, “Dolce parlar d’amore”, con il Gruppo Unicorno della Contrada di S. M. in Vado, e “Quattro sax nella notte”, con il Quartetto di Sassofoni della Filarmonica di Tresigallo Associazione Musicale Arianna Alberighi.
Il Museo Nazionale Etrusco “Pompeo Aria” di Marzabotto (BO) è aperto dalle 9 alle 18,30 mentre l’area archeologica dell’antica città di Kainua è visitabile dalle 8 alle 19.
Aperto dalle 13 alle 19 (chiusura biglietteria ore 18.30) il Museo Archeologico Nazionale di Parma, dalle 8.30 alle 13.30 il Museo Archeologico Nazionale di Sarsina (FC), città natale di Plauto, mentre l’Antiquarium e gli scavi dell’antico municipium romano di Veleia, a Lugagnano Val d’Arda (PC), saranno visitabili dalle 9 alle 19.
E siccome il termine Ferragosto deriva dalle feriae Augusti, la festività voluta nel 18 a.C. dall’imperatore Ottaviano Augusto per celebrare i raccolti e la fine dei principali lavori agricoli, un benvenuto particolare aspetta il pubblico nei sito romano di Russi.
Aperto dalle 9 alle 21, il complesso della Villa Romana torna a vivere come 2000 anni fa ospitando, dalle 17 alle 21, la quarta edizione de “Le ferie di Augusto”, rievocazioni in costume, laboratori di creta, mosaico ed erbe officinali, visite guidate, ricette romane e assaggi di porchetta, in collaborazione con Pro Loco e Comune di Russi e Gruppo Ravennate Archeologico

Maggiori informazioni sul sito www.archeobologna.beniculturali.it o direttamente ai musei
Museo Archeologico Nazionale di Ferrara, Via XX settembre 122, tel. 0532.66299 (€ 1,00)
Museo Archeologico Nazionale di Parma, Piazza della Pilotta, tel. 0521.233718 (€ 4,00)
Museo Nazionale Etrusco di Marzabotto (BO), Via Porrettana sud 13, tel. 051.932353 (€ 3,00)
Museo Archeologico di Sarsina (FC), Via Cesio Sabino 39, tel. 0547.94641 (€ 3,00)
Zona archeologica di Veleia (PC), località Strada Provinciale 14, località Veleia Romana, Lugagnano Val d’Arda, tel. 0523.807113 (€ 2,00)
Villa Romana di Russi (RA), Via Fiumazzo, tel. 0544.581357 (€ 2,00)

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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