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da: ufficio stampa Cus Ferrara

Il CUS Ferrara s’impone nel medagliere con 18 ori, 10 argenti e 8 medaglie di bronzo e dopo oltre 20 anni di indiscusso dominio scalza la Delfino ’93 di Portomaggiore dal primato provinciale.

Domenica scorsa a Ferrara, presso la Piscina di Via Beethoven, erano di scena i Campionati Provinciali 2016, manifestazione molto sentita a livello esordienti e che oltre a qualificare gli atleti che a Giugno parteciperanno alle finali dei Campionati Regionali, da sempre determina il primato provinciale fra le società della nostra provincia. Per il CUS Ferrara nuoto, al primo anno di presenza su
questo palcoscenico, è stato un giorno importante, infatti forte di una squadra compatta ed in continua crescita qualitativa e quantitativa è riuscito ad aggiudicarsi il medagliere della manifestazione e con 18 ori, 10 argenti e 8 medaglie di bronzo superando la Delfino 93 di Portomaggiore (15-12-7) che per oltre 20 anni ha dominato il panorama natatorio ferrarese, “chapeau” ai giovani
cussini per l’impresa.
Che i giovani atleti del team di via Liuzzo fossero arrivati presso l’impianto di via Beethoven per lasciare il segno lo si è capito fin dalle prime gare e man mano che si è sviluppata la manifestazione si è capito che no avrebbero lasciato nulla di intentato per non farsi mettere sotto, tutti hanno gareggiato con grande impegno, tutti hanno nuotato come “leoni”, dai piccolissimi all’esordio in una competizione ai più navigati esordienti A, nessuno escluso è sceso in vasca per dare il meglio di se ed alla fine pioggia di medaglie, ben 36, pioggia di primati personali ed un importante risultato di squadra che valorizza il lavoro svolto per costruire un vivaio rivolto al futuro.
Le 18 medaglie d’oro, in rigoroso ordine temporale sono arrivate da Agese Gulminin nei 100mx A2, d’argento anche nei 100 rana, Mirko Gonelli A1 nei 100mx e nei 100 farfalla, Nicolò Moretto A2 nei 100 mx e nei 100 rana, Angela Fornaciari B1 nei 50 farfalla, Gaia Sofia Ventura A2 nei 100 farfalla e nei 100 rana, Elena De Carli B1 nei 50 dorso e nei 50 sl, Emma Ambroso B2 nei 50 dorso e
bronzo anche nei 50 rana, Margherita De Carli A2 nei 100 dorso e nei 100sl, Dario Polastri A1 nei 100 dorso e nei 100 sl, Lucia Santarelli A1 nei 100 rana eargento nei 100 mx, Andrea Garbellini A1 nei 100 rana e Matteo Zanella A2 nei 50sl e argento nella doppia distanza. Sul secondo gradino del podio sono poi saliti per appendersi al collo l’argento Mirco Crupi A2 nei 100 mx, Tommaso
Rivelli A1 sempre nei 100 mx, Andrea Giunchedi C nei 25 farfalla, Francesco Balboni A2 nei 100 dorso e bronzo nei 100sl, Alessio Giunchedi A2 nei 100 rana, Olivia Govoni A1 nei 50 sl e terza nei 100 mx e Pietro Aliberti A1 nei 50 e nei 100 sl. Le medaglie di bronzo sono invece arrivate da Giuseppe Pieraccini A1 e Filippo Santinato A2 nei 100 mx che completano due podi interamente targati CUS Ferrara, Sofia Garuti B2 nei 50 dorso, Diego Casetti B2 nei 50 dorso e Ferrocci Alessandro C nei 25 farfalla.
Grande soddisfazione nel team cussino e per il ,Direttore Tecnico Athos Gualandi che ha speso importanti parole di elogio per l’importante lavoro svolto dai tecnici Giacomo Galvani, Raffaele Soffritti ed Elisa Zagatti. Un elogio particolare è andato anche ai giovanissimi esordienti C Anastasia Pasti, Giulia Cestari, Sofia Martinelli Maria Bianca Tosi, Maria Vittoria Canella, Luca Diene,
Edoardo Mandache, Matteo Bavarone e Valentino Benetti che all’esordio agonistico si sono ben difesi confermando il buon lavoro dei propri tecnici.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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