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da: Responsabile Organizzazione PD Ferrara

Leggo le parole del sindaco di Berra, Eric Zaghini e mi permetto alcune considerazioni.
Prima di tutto sfatare un mito, per cui nel PD ci sarebbero alcuni candidati garantiti: a breve faremo una direzione provinciale in cui affronteremo il tema della campagna elettorale, sul metodo e nel merito delle questioni da affrontare e sulle modalità di selezione delle candidature come Consigliere, ricordando che in queste elezioni vince chi prende una preferenza in più.

E’ fondamentale impostare questa campagna elettorale sui contenuti.
I ragionamenti di area vasta hanno un senso se inseriti in un quadro regionale che sappia valorizzare le specificità territoriali; non possiamo pensare di combattere questa crisi se non affrontando insieme questa battaglia, non difendendo i nostri campanili, ma attuando sinergie tra enti territoriali e non solo.
Non credo però che la soluzioni sia legare i candidati Consiglieri ai candidati Presidenti.

Sdoganare le cordate all’interno del nostro Partito può portare solo a un risultato : la distruzione del nostro partito.

Un candidato deve essere portatore di interessi locali nelle Istituzioni e non essere “uomo di fiducia” di chi vince, ne risentirebbe la democrazia ed il confronto politico.

Abbiamo tanto da fare il percorso e’ ancora lungo, affrontiamo tutte le discussioni per rilanciare il nostro territorio, ma affrontiamolo nelle sedi opportune che sono già state convocate.

Abbiamo bisogno di tutti per affrontare un vero cambiamento radicale, ma per favore non facciamo una classifica di chi “rinnova di più”.

Non distribuiamo patenti di rinnovatori, ma riempiano il partito di quelle discussioni che troppo spesso appaiono sul giornale e troppo poco nei nostri organi collegiali di discussione dove è importante partecipare .

“Il cambiamento non puo’ essere SOLO di qualcuno”

Luigi Vitellio – Responsabile Organizzazione PD Ferrara

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it