“Never Ending Man” il film evento di Hayao Miyazaki nelle sale nostre sale
Tempo di lettura: 2 minuti
Da Luana Solla
ARRIVA NEI CINEMA ITALIANI
IL FILM EVENTO SUL RITORNO DEL PIU’ GRANDE MAESTRO
DELL’ANIMAZIONE MODERNA
SOLO IL 14 NOVEMBRE
NEVER ENDING MAN
HAYAO MIYAZAKI
Settembre 2013: Hayao Miyazaki annuncia il ritiro dal mondo dell’animazione. Ma sarà davvero così? Miyazaki si è davvero ritirato o qualcosa lo spingerà a tornare?
Un appuntamento al cinema per scoprire i segreti, le emozioni e il dietro le quinte dei capolavori del maestro dell’animazione giapponese!
Un film evento in anteprima nazionale a Lucca Comics&Games il 3 novembre
e nelle sale come evento speciale il 14 novembre
“Quando abbiamo iniziato a girare continuava a ripetere di essere solo un vecchio pensionato. Ma poi ho visto riaccendersi la scintilla in lui”
Kaku Arakawa
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=BZa7GA7CO6A&feature=youtu.be
IMMAGINI: https://we.tl/3loTaJR7JK
In Emilia Romagna aderiscono i seguenti cinema
EMILIA ROMAGNA | Bologna | Odeon |
EMILIA ROMAGNA | Bologna | The Space |
EMILIA ROMAGNA | Carpi | Space City |
EMILIA ROMAGNA | Casalecchio di Reno | Uci |
EMILIA ROMAGNA | Cento | Cinepark |
EMILIA ROMAGNA | Cesena | Aladdin |
EMILIA ROMAGNA | Cesena | Eliseo |
EMILIA ROMAGNA | Comacchio | Cineplus |
EMILIA ROMAGNA | Faenza | Cinedream |
EMILIA ROMAGNA | Ferrara | Uci |
EMILIA ROMAGNA | Forli’ | Astoria |
EMILIA ROMAGNA | Forlimpopoli | Cineflash |
EMILIA ROMAGNA | Gualtieri | Uci |
EMILIA ROMAGNA | Imola | Osservanza |
EMILIA ROMAGNA | Modena | Raffaello |
EMILIA ROMAGNA | Modena | Victoria |
EMILIA ROMAGNA | Parma | The Space Barilla |
EMILIA ROMAGNA | Parma | The Space Cinecity Campus |
EMILIA ROMAGNA | Piacenza | Uci |
EMILIA ROMAGNA | Ravenna | Cinemacity |
EMILIA ROMAGNA | Reggio Emilia | Uci |
EMILIA ROMAGNA | Rimini | Le Befane |
EMILIA ROMAGNA | Savignano Rubicone | Uci Romagna |
Prosegue dopo il successo di titoli come In questo Angolo di Mondo e La Forma della Voce la stagione al cinema di Nexo Digital e Dynit. Questa volta con un documentario dedicato a Hayao Miyazaki, riconosciuto unanimemente come il maestro indiscusso dell’animazione giapponese.
Nausicaä della Valle del vento, Il Mio Vicino Tototoro, La Città Incantata, Il castello errante di Howl, solo per citarne alcuni, sono alcuni dei capolavori diretti da Miyazaki che, nel settembre del 2013, annunciò improvvisamente il suo ritiro dal mondo del cinema. Nonostante questa decisione, Miyazaki non poté trattenere il suo inarrestabile desiderio per la creazione e decise quindi di esplorare nuove forme espressive e nuove tecnologie.
È stato così che un regista della TV giapponese NHK che, lo aveva seguito per oltre dieci anni, ha potuto documentare passo dopo passo il riavvicinamento del maestro al mondo dell’animazione, stavolta col supporto di giovani animatori di CGI. Ma non è stato facile… Miyazaki, da sempre amante del disegno a mano libera, ha incontrato diversi ostacoli e si è confrontato con computer graphic e animazione in CGI.
Ora il risultato di quell’indagine arriva al cinema con Never-Ending Man – Hayao Miyazaki diretto da Kaku Arakawa che sarà nelle sale solo per un giorno come evento speciale il 14 novembre (elenco a breve su www.nexodigital.it), dopo l’anteprima nazionale prevista a Lucca Comics & Games venerdì 3 novembre alle 11 presso il Cinema Astra.
Un approccio intimo e delicato per un documentario che ritrae lo Studio Ghibli e Miyazaki all’età di 70 anni, nel tentativo di ritornare alla ribalta. Ancora una volta.
Riceviamo e pubblichiamo
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Caro lettore
Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.
Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”, scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.
Periscopio è proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.
Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto.
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante. Buona navigazione a tutti.
Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.
Francesco Monini
direttore responsabile
Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it