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Da: Coldiretti

Difficoltà a raggiungere stalle e aziende isolate

Dopo la storica nevicata del 2012, la neve alta torna a coprire pesantemente l’entroterra riminese, in particolare la Valmarecchia, oggi la zona più colpita dalla neve in Romagna, anche se i produttori agricoli, forti dell’esperienza di cinque anni fa, sono più organizzati. È quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna, informando che gli agricoltori, dopo l’esperienza del 2012, sono più preparati ad affrontare eventuali forti nevicate. In particolare gli allevamenti – sottolinea Coldiretti regionale – sono organizzati soprattutto con il fieno a portata di mano per assicurare l’alimentazione degli animali e i mezzi agricoli pronti a liberare le strade. In Romagna nelle zone colpite dalla neve – ricorda Coldiretti regionale – sono più di duecento i trattori che affiancano i mezzi pubblici per lo sgombero neve.
Nell’alta Valmarecchia, soprattutto in Comune di Pennabilli, quasi al confine con la Toscana, la neve è caduta copiosa, raggiungendo in breve tempo anche un metro di altezza. A complicare la situazione c’è anche il vento, che crea accumuli difficili da superare. Alcuni allevatori, come Daniele Zerbini di Pennabilli, hanno impiegato più di un’ora e mezzo per raggiungere la stalla a causa della difficoltà di liberare le strade. Situazione analoga, anche se con meno neve, sulle colline e sull’Appennino cesenate, soprattutto nella zona dell’alto Savio dove i trattori agricoli impegnati nello sgombero neve stanno lavorando ininterrottamente da ieri pomeriggio. A Sarsina l’azienda agricola “Remedia” che coltiva piante officinali è rimasta isolata per alcune ore. L’accesso è stato ripristinato grazie all’intervento di spalaneve del Comune che hanno affiancato il trattore aziendale per liberare l’accesso.
I problemi maggiori – informa Coldiretti Emilia Romagna – insorgeranno però da questa sera, quando con il favore delle ore notturne cresce la probabilità di gelate, con il rischio che saltino le tubature dell’acqua per abbeverare gli animali, mentre il ghiaccio che si forma sulle strade rende più difficile anche l’attività di raccolta latte nelle stalle.

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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