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Da ufficio stampa Conservatorio Ferrara Press

Mercoledì 18 aprile alle ore 17, per il secondo appuntamento de Il Conservatorio a Palazzo Crema (in via Cairoli 13), il focus sarà sulla Musica da Camera con F. De Fossa, Quartetto op. 19 n. 3 eseguito dagli allievi della classe della docente Laura Pontecorvo Maria Galetta, violino, Maria Cecilia Rinaldi, violoncello, Piergiacomo Buso e Luca Zavarise, chitarre, L. van Beethoven, Serenata op. 25, eseguito da Eloisa Ferrari, flauto, Marcella Mammone, violino, e Giuliana La Rosa, viola, F. Gragnani, Quartetto op. 8, eseguito da Ilaria Ferrari, clarinetto, Maria Galetta, violino, Piergiacomo Buso, Luca Zavarise, chitarre.

Il programma verte sul repertorio cameristico della fine del 18° – inizio 19° secolo per organici senza il pianoforte. Due brani vedono come protagonista la chitarra o meglio il duo di chitarre, che dialoga con violino e clarinetto nel brano di Gragnani e con violino e violoncello nel brano di De Fossa. Appassionato suonatore di chitarra, Francois De Fossa era un soldato professionista, che svolse il suo servizio in Francia, Spagna e Messico. Scrisse numerose composizioni per chitarra, nei brani cameristici la sua scrittura è piena di sfumature e colori diversi, che non limita la chitarra al ruolo di accompagnamento, ma la eleva. I brani cameristici composti da Filippo Gragnani presentano un’adesione piuttosto formale al classicismo viennese, ed esprimono un gusto elegante ma vivace per l’equilibrio. Originario di una famiglia di tradizioni musicali di Livorno, si trasferì a Parigi dal 1810 dove ebbe occasione di mostrare il suo estro chitarristico in varie esibizioni. Infine, la Serenata op. 25 di Beethoven fu scritta nel 1795-96 (e pubblicata nel 1802). Venne poi trascritta per flauto e pianoforte, che ebbe molto successo e diffusione, anche se sonorità particolari emergono nella versione per trio con gli archi.

L’idea della rassegna nasce insieme a Fondazione Carife da un lato per incentivare in città le esibizioni degli allievi del Conservatorio, ancora in corso o appena diplomati, dall’altro per far scoprire alla cittadinanza il loro talento attraverso i brani di differenti compositori che hanno segnato indelebilmente la storia della musica. Come nello spirito stesso del Conservatorio, la rassegna musicale coinvolgerà anche alcuni docenti, che attraverso la loro professionalità spiegheranno le opere in programma, per farle scoprire ai neofiti e al contempo regalare alcune curiosità ai più esperti. Inizio concerti alle ore 17, ingresso libero (info@fondazionecarife.it).

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it