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da: Bal’danza

Quintetti per pianoforte e fiati.

Domenica 6 marzo, alle ore 11, presso il Palazzo di Ludovico il Moro, Bal’danza inaugura la stagione ‘Musica, poesia e arte per Ferrara’, giunta quest’anno all’ottava edizione.

Sarà di scena un organico inusuale, il quintetto con pianoforte e fiati, che rappresenta un unicum nella produzione di due grandi compositori: un opera della maturità, K452 (1784) per Wolfgang Amadeus Mozart e un lavoro giovanile per Ludwig van Beethoven, l’op. 16 (1797).
I due capolavori cameristici sono affidati all’interpretazione di un quintetto di prestigiosi interpreti italiani formato da Pietro Barbareschi (pianoforte), Guido Ghetti (oboe), Corrado Orlando (clarinetto), Giovanni D’Aprile (corno) e Massimo Data (fagotto).

In questa occasione Bal’danza aderisce con entusiasmo al progetto di rilancio della valorizzazione del giardino e del labirinto del Palazzo, sede del Museo Archeologico Nazionale.
L’ingresso al Palazzo è gratuito in occasione della prima domenica del mese Biglietto di ammissione al concerto € 5.

Per il pubblico del concerto è prevista, al termine della rappresentazione, una visita guidata all’interno del giardino, per illustrarne gli aspetti e le prospettive di valorizzazione.

Piero Barbareschi pianoforte
Ha studiato pianoforte con Martha Del Vecchio e clavicembalo con Anna Maria Pernafelli, diplomandosi con il massimo dei voti presso il Conservatorio “ Cherubini” di Firenze. Svolge attività come solista ed in varie formazioni da camera. Vanta collaborazioni con i violinisti Felix Ayo, Cristiano Rossi, Franco Mezzena, Marcello Defant, i flautisti Mario Ancillotti, Mario Carbotta, il mezzosoprano Susanne Kelling, con concerti in Italia ed all’estero (Francia, Svizzera, Germania, Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Stati Uniti), e con varie orchestre fra le quali l’Orchestra Sammartini di Milano, I Filarmonici di Torino, l’Orchestra da camera di Fiesole, i Virtuosi di Praga , Salzburg Chamber Soloists, Orchester Konservatorium Bern, Jugendsinfonieorchester di Potsdam, I Filarmonici di Verona, Vox Aurae, Orchestra Internazionale d’Italia, con vari direttori fra i quali Rudolf Barshai, Giuseppe Garbarino, Federico Maria Sardelli, Diego Fasolis. Ha effettuato registrazioni per la RAITV e per l’etichette Nuova Era, Dynamic, Brilliant e Musikstrasse incidendo, per quest’ultima, un doppio CD con l’integrale dei sei Quintetti op.56 di Luigi Boccherini, insieme al Quartetto Elisa (prima registrazione in Italia). Ha realizzato per Tactus la prima registrazione moderna di due concerti per pianoforte di Symon Mayr. Iscritto all’albo dei giornalisti come pubblicista, si occupa di divulgazione musicale con ascolti guidati, conferenze, articoli. Fa inoltre parte della redazione di Gothic Network (www.gothicnetwork.org), il portale italiano di recensioni artistiche, occupandosi di critica discografica e concertistica.

Massimo Data fagotto
Diplomatosi a Torino sotto la guida del M° V.Menghini si è perfezionato presso la classe di Milan Turkovic a Vienna ottenendo il Diploma ” con rendimento eccezionale”. Dal 1985 al 1995 è stato 1° fagotto stabile dell’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano ed ha suonato inoltre, sempre in questo ruolo, con numerose Orchestre Italiane ed Estere (Rai Torino, Rai Milano, Orchestra Filarmonica di Torino, Orchestra Sinfonica d’Italia con sede in Milano, Orchestra del Festival Pianistico di Bergamo e Brescia, Miami Symphonic Orchestra). Attualmente è Docente presso il Conservatorio “A.Vivaldi” di Alessandria. E’ stato insignito nell’anno 2005 del Premio Anassilaos per la Musica di Reggio Calabria ( Premio assegnato fra gli altri anche al M°Riccardo Muti). Ha tenuto corsi di fagotto presso la prestigiosa “Accademia Europea di Musica di Erba”, i Corsi Musicali di Lanciano, ed alcuni suoi allievi ricoprono attualmente posti di rilievo in Orchestre Nazionali ed Internazionali (Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra del Teatro Lirico “G.Verdi” di Trieste,Philarmonie Essen). Solista e protagonista di importanti incisioni discografiche (NuovaEra-Amadeus, Brilliant, Musikstrasse) è autore del libro “ Le ance da fagotto. Un arte tutta da imparare” Edizione Curci.

Giovanni D’Aprile corno
Diplomato al Conservatorio di Musica di Monopoli, si perfeziona con maestri di fama internazionali quali Accardi, Allegrini, Giuliani, Pandolfi (Boston), Weelkfeld (New York). Già primo Corno dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli di Bari, si è esibito in tutto il mondo (Russia, Australia, Brasile, Francia, Germania, Spagna, Portogallo, Inghilterra, etc.), sia in formazione da camera che orchestrale. Dal 1991 collabora regolarmente con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, l’Orchestra del Teatro Regio di Torino, l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano e la Filarmonica della Scala. Primo corno dell’Orchestra Internazionale d’Italia, fa parte del complesso di fiati “I Cameristi
di Roma” (prime parti dell’orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia di Roma). Docente di Corno presso il Conservatorio di Musica “Lorenzo Perosi” di Campobasso, ha registrato per diverse emittenti radiofoniche e televisive ed ha inciso per la Dynamic, Tactus, Rainbow, Dad, Musikstrasse e Stradivarius.
Corrado Orlando clarinetto
Primo clarinetto solista dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice di Genova, dopo gli studi al Conservatorio di Musica “A.Steffani” di Castelfranco Veneto, frequenta l’Accademia “Lorenzo Perosi”di Biella studiando con Antony Pay e consegue il Diploma di Alto Perfezionamento al Conservatorio Superiore di Lugano nella classe del clarinettista Fabio Di Càsola, del quale diviene assistente ai corsi di perfezionamento.
Intensa è l’attività solistica e di musica da camera che lo vede impegnato in recital in Italia, Austria, Svizzera, Germania, Stati Uniti, Cina, Malesia, Thailandia e Giappone nonché ospite di importanti Festival. Ha collaborato come primo clarinetto con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, con l’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna, con l’Orchestra del Teatro la Fenice di Venezia, con l’Orchestra della Fondazione Arena di Verona, con l’Orchestra del Teatro Lirico di Cagliari, con l’Orchestra da Camera di Padova, con la Chamber Orchestra of Europe, con l’orchestra del Musichkollegium Winterthur e con la Lyric Opera di Chicago, suonando con direttori quali Claudio Abbado, Lorin Maazel, Giuseppe Sinopoli, M.W.Chung, Fabio Luisi, Gary Bertini, Antonio Pappano, Sir Neville Marriner, Daniel Harding. Ha effettuato registrazioni radiofoniche per Radio Rai Tre, ORF, Radio di Monaco e inciso per Mondo Musica il Quintetto op.115 per clarinetto e archi di J.Brahms.

Guido Ghetti oboe
Nato a Ravenna, inizia lo studio dell’oboe con Fabrizio Oriani; prosegue al Conservatorio di Verona con Diego Dini Ciacci e successivamente entra al Conservatorio Superiore di Ginevra dove ottiene il diploma di “Virtuosité avec Premier Prix” sotto la guida di Maurice Bourgue. Attualmente è Primo Oboe al Teatro Carlo Felice di Genoa e ha collaborato con il Teatro La Fenice, Teatro Regio di Torino, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra della Toscana, Accademia Bizantina, Cameristi della Scala, Ensemble Icarus, Orchestre de la Suisse Romande, Orchestra della Svizzera Italiana, Kammerorchester Basel, Orchestra Sinfònica Potuguesa, Orchestra del Teatro alla Scala e Orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala sotto la direzione di Lorin Maazel, Zubin Metha, Riccardo Chailly, Gennady Rozhdestvensky, Rudolf Barshai, Daniel Harding, Gustavo Dudamel, Heinz Holliger, Emmanuel Krivine, Fabio Luisi, Riccardo Muti, Christopher Hogwood, Antonio Pappano, Gary Bertini, Yuri Aronovic, Daniel Baremboim, Esa Pekka Salonen attraverso Europa, Asia e America. Ha registrato CD e DVD per le etichette Decca, Urania, Sony, Arts, Naxos,Bongiovanni, Dynamic, Genuin, Denon, RAI Trade e Hyperion.

Programma

WOLFGANG AMADEUS MOZART (1756 – 1791)
Quintetto per pianoforte e fiati in Mib maggiore K 452 (1784)
Largo – Allegro moderato
Larghetto
Rondò. Allegretto

LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770 – 1827)
Quintetto per pianoforte e fiati in Mib maggiore op.16 (1797)
Grave – Allegro ma non troppo
Allegro cantabile
Rondò: Allegro ma non troppo

Prossimo appuntamento

Domenica 17 aprile 2016 ore 11
Palazzo di Ludovico il Moro
Concerto liederistico

Nina Solodovnikova soprano
Daniele Rinaldi pianoforte
Musiche di Schumann, Brahms, Čajkovskij, Rachmaninov

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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