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Lori: “Garantire sempre maggiori opportunità alle comunità locali”.

Il riparto del Fondo regionale 2021-2023, con un milione di euro in più rispetto alla precedente programmazione. Viabilità in primo piano. Le risorse – ripartite in base alla superficie e alla popolazione – andranno a tutte le Unioni di Comuni montani. Entro il 14 maggio i Programmi di investimento. Il sottosegretario Baruffi: “Coesione territoriale per uscire dalla pandemia”.

Bologna – Più montagna. Sono in arrivo nuovi finanziamenti per le Unioni di Comuni Montani dell’Emilia-Romagna grazie al Fondo regionale per la montagna 2021-2023, che può contare su 15 milioni di euro, uno in più in più rispetto al triennio precedente.Risorse preziose che già nei prossimi mesi si tradurranno in progetti nei settori più importanti per questi territori, a partire da viabilità e manutenzione stradale.

Continua dunque l’impegno della Regione a sostegno delle aree collinari e montane. Fondamentali per ridurre squilibri territoriali e distanze acuite dalla pandemia, e anche da un punto di vista ambientale e paesaggistico, sulle quali investire, potenziando la dotazione di servizi e contrastando abbandono e spopolamento.

“Questi stanziamenti sono un’ulteriore conferma di quanto sia centrale la volontà della Regione di valorizzare la montagna, per garantire sempre maggiori opportunità alle comunità locali, a chi vi abita e lavora- sottolinea l’assessora regionale alla Montagna, aree interne e programmazione territoriale, Barbara Lori-. Scegliamo di investire maggiori risorse, d’accordo con i sindaci dei territori, le Unioni Montane, i Comuni e l’Unione nazionale dei comuni, comunità ed enti montani”.

Tra le misure già adottate dalla Regione: il taglio dell’Irap, gli investimenti per il potenziamento della rete della telefonia mobile nelle zone non coperte e per la banda ultralarga, il bando da 10 milioni di euro per le giovani coppie che acquistano o ristrutturano casa in Appennino (con ulteriori 10 milioni già previsti per il 2021).

“Nel momento in cui stiamo affrontando l’emergenza sanitaria, lavoriamo al dopo-pandemia attraverso la coesione territoriale- sottolinea Davide Baruffi, sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale-. In linea con il Patto per il Lavoro e per il Clima, vogliamo ricucire le diseguaglianze territoriali, soprattutto della montagna e delle aree più periferiche, che minacciano la tenuta anche della nostra regione. Per contrastare questa tendenza bisogna garantire ovunque servizi di prossimità, valorizzando le potenzialità dei territori per attivare nuovi processi di sviluppo”.

Risorse assegnate in base alla superficie e alla popolazione residente:
I 15 milioni del Fondo per la montagna riguardano tutte le 21 Unioni di Comuni montanicompresi i Comuni montani di Alto Reno Terme (Bo) e Alta Val Tidone (Pc), nati da fusioni e che non fanno parte di Unioni – e verranno assegnati secondo un riparto che prevede il 60% in rapporto alla superficie delle aree montane e il 40% in base alla popolazione residente secondo i criteri previsti nella Legge Regionale 2 del 2004.

Entro il 14 maggio i Comuni dovranno presentare alla Regione i propri Programmi triennali di investimento.

 

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


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