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Da: Ufficio Stampa Ferrara Film Festival & Perpetuus

Il Ferrara Film Festival prosegue i suoi incontri e appuntamenti, non solo a carattere
cinematografico, ma anche sociale.
Da lunedì sono iniziate le proiezioni dei film in concorso presso l’Arcispedale Sant’Anna,
reparto di Nefrologia, riservate ai pazienti in dialisi. Si tratta di un’iniziativa avviata con successo
l’anno scorso e riproposta quest’anno visto il gradimento raccolto tra i pazienti.
Oltre a quelli a carattere socio-assistenziale, il direttore del Ferrara Film Festival Maximilian Law
sta tenendo una serie di incontri nelle scuole primarie e presso l’Università di Ferrara, per
illustrare a bambini e ragazzi i principali percorsi formativi e di orientamento all’interno
dell’industria cinematografica nazionale e internazionale.
Per quanto riguarda il programma di mercoledì 27 marzo
Ore 17.30 – Face to Face con Paola Lavini – Palazzo della Racchetta
All’interno del FFF-hub di Palazzo della Racchetta nuovo panel sul settore cinematografico che
vedrà protagonisti Maximilian Law, direttore del Ferrara Film Festival, e l’attrice Paola Lavini.
Tra i suoi film come interprete: Rimetti a noi i nostri debiti (2018), La musica del silenzio (2017), Un
nuovo giorno(2016), Soldato semplice (2015), Una donna per la
vita (2012), Napoletans (2011), Sanguepazzo (2008), Uno su due (2006),
L’intervista potrà essere seguita in diretta sui canali social del Ferrara Film Festival.
Dalle 19.30 – Film in concorso – Cinema Apollo
Ore 19
“L’ULTIMO NINJA”
Paese: Italia – 10 min
Categoria: “Short World”
ITALIAN PREMIERE
Regia: Mattia Riccio.
Cast: Fabio Massenzi, Marica Cotognini.
Genere: commedia.
Trama: La vigilia di Natale, Walter e Katia, una giovane coppia, stanno cercando il regalo perfetto
per il figlio, che è ricoverato in ospedale. Dopo un forte malinteso, Walter scaraventerà la propria
tensione verso una coppia omosessuale. Il susseguirsi degli eventi porteranno i personaggi a delle
inaspettate conseguenze.
“MY RADICAL ROOMMATE”
Paese: Austria – 20 min
Categoria: “Short World”
Regia: Alexander Peskador.
Cast: Emre Cakir, Marius Grabher.
Genere: commedia.
Trama: Marie, Marius e Max condividono un appartamento. Quando l’affitto aumenta sono costretti
a prendere un quarto inquilino, che si rivela essere una persona misteriosa.
“FIND YOUR GROOVE”
Paese: USA – 82 min
Categorie: “Feature USA”, “Documentary World”
WORLD PREMIERE
Regia: Michale Kirk.
Cast: Kevin Bacon, Rosario Dawson, Whoopi Goldberg.
Genere: commedia, documentario.
Trama: Le più grandi star del cinema parlano di come la loro vita è stata influenzata dalla musica.
Ore 21.30
“CONTRO L’ORDINE DIVINO”
Paese: Italia – 12 min
Categorie: “Short World”, “Young UNICEF”
Regia: Brando Bartoleschi.
Cast: Michelle Cizmic, Rivaldo Cizmic.
Genere: drammatico.
Trama: Elias è un bambino rom di 10 anni che vive in un campo nomadi. Per salvare la vita di un
cucciolo di cane si metterà contro i suoi coetanei, un evento che, nel bene e nel male, segnerà il
corso della sua vita.
“ALL EYES ON YOU”
Paese: Germania – 87 min
Categoria: “Feature World”
ITALIAN PREMIERE
Regia: Felix Maxim Eller.
Cast: Jannis Kuster, Clara Imort.
Trama: Marco, un ragazzo solitario, continua a pensare ad una ragazza che ha conosciuto la notte
di Halloween, ma che è scomparsa improvvisamente. Durante la sua ricerca Marco viene seguito
da un uomo misterioso, addentrandosi sempre di più nei meandri oscuri della città.
Ore 21 – Evento a tema cinematografico presso L’Undicesimo Comandamento – via Carlo Mayr
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Per approfondimenti è possibile visitare il sito
https://www.ferrarafilmfestival.com

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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