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Memoria e Impegno, 14 marzo 2017 ore 17, parrocchia di Santa Francesca Romana, Ferrara

Da Libera Ferrara

“Non ho paura delle parole dei violenti, ma del silenzio degli onesti”
(don Giuseppe Puglisi)

Martedì 14 marzo alle ore 17.00 sarà a Ferrara nella Sala parrocchiale della Chiesa di Santa Francesca Romana (in via XX settembre) Rosaria Cascio, allieva e collaboratrice di don Pino Puglisi, il parroco antimafia di Brancaccio a Palermo.
L’incontro è organizzato dal Coordinamento di Ferrara di Libera, in collaborazione con il Presidio Studentesco “Giuseppe Francese” di Libera, la parrocchia di Santa Francesca Romana e Roberta Verri. L’iniziativa rientra nell’ambito dei 100 passi verso il 21 marzo, la Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

“Mafiosi convertitevi, contro di voi don Puglisi ha vinto”, ha affermato papa Bergoglio, ricordando padre Pino Puglisi e riecheggiando l’anatema lanciato ai boss da Giovanni Paolo II più di vent’anni fa, il 9 maggio 1993 dalla Valle dei Templi di Agrigento.
Il 15 settembre dello stesso anno, il giorno del suo 56° compleanno, i mafiosi hanno ucciso don Pino Puglisi, parroco di Brancaccio, che portava avanti la lotta alle mafie educando i ragazzi e dando loro un’alternativa di lavoro e legalità rispetto al binario senza uscita della criminalità organizzata.
Quella borgata di Palermo, don Pino la conosceva bene perché c’era nato, figlio di un calzolaio e di una sarta. Era tornato nel 1990, quando era stato nominato parroco a San Gaetano. Il 29 gennaio 1993 aveva inaugurato il centro “Padre Nostro”, diventato subito il punto di riferimento per i giovani e le famiglie del quartiere. La sua attenzione è sempre stata rivolta al recupero degli adolescenti reclutati dalla criminalità mafiosa, nel tentativo di riaffermare a Brancaccio una cultura della legalità illuminata dalla fede. Questa sua attività pastorale e antimafia – come è stato ricostruito dalle inchieste giudiziarie – ha costituito il movente del suo omicidio.
È stato proclamato beato nella sua Palermo il 25 maggio 2013.

I mafiosi volevano sconfiggere don Puglisi perché, a Brancaccio ma non solo, sottraeva loro i giovani: “Educando i ragazzi secondo il Vangelo vissuto li sottraeva alla malavita”, ma “in realtà è lui che ha vinto”, ha detto papa Francesco.
E non solo perché la Chiesa ha proclamato beato don Pino, sottolineando così che la vita mafiosa è incompatibile con il Vangelo. Padre Puglisi ha vinto perché altri hanno continuato il suo impegno antimafia, attraverso il lavoro con i giovani e portando la sua memoria e la sua testimonianza in giro per l’Italia.
Tra questi, Rosaria Cascio, allieva e collaboratrice di don Pino e, da vent’anni a questa parte, insegnante negli istituti superiori di Palermo.
Padre Puglisi è stato suo insegnante di religione al liceo “Vittorio Emanuele II” nel 1978 e le ha proposto di entrare nei gruppi giovanili da lui promossi all’interno del Centro Diocesano Vocazioni. È iniziato così un rapporto di conoscenza e amicizia personale, terminato soltanto con l’uccisione del sacerdote.
Nel 2005 Rosaria ha contribuito a fondare l’Associazione di volontariato “Padre Pino Puglisi. Sì, ma verso dove?” (www.simaversodove.org), insieme ad altre persone che hanno vissuto  esperienze di vita con Padre Puglisi sia a Brancaccio sia negli anni precedenti della sua vita. Per diversi anni ha collaborato all’aggiornamento dell’Archivio dell’Arcidiocesi di Palermo per la causa di beatificazione di Padre Puglisi, raccogliendo quanto direttamente riconducibile a lui (documenti personali, video, audio, foto, relazioni) o quanto viene negli anni prodotto su di lui (articoli, libri, film e filmati, documentari).
L’esperienza cumulata l’ha portata a indagare il ‘metodo Puglisi’: la metodologia pastorale, pedagogica e sociale da lui seguita nei diversi ambiti del suo impegno umano e sacerdotale, gruppi giovanili, gruppi di impegno e di lavoro, scuola, territorio, comunità, parrocchia.
È autrice dei seguenti libri sulla figura del sacerdote: “Il primo martire di mafia. L’eredità di Padre Puglisi”, Bologna, Dehoniane, 2016; “Giuseppe Puglisi. Sì, ma verso dove? Identikit di un beato animatore vocazionale”, Trapani, Il Pozzo di Giacobbe Editore, 2015; “Beato fra i mafiosi. Don Puglisi: storia, metodo, teologia”, Trapani, Di Girolamo Editore, 2013.

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